La guerra in Israele porta ai livelli massimi l’allerta terrorismo. In un Paese c’è stata una doppia evacuazione in poche ore. Accertamenti in corso.
Non sono giorni facili in Francia. Lo scoppio della guerra in Israele e l’attacco avvenuto nei giorni scorsi in un liceo di Arras ha portato le autorità locali ad alzare il livello dei controlli e anche di allerta. La situazione al momento sembra essere sotto controllo, ma in questo sabato 14 ottobre ci sono stati attimi di paura nel Paese transalpino.
Secondo quanto svelato dai media locali, citati da TgCom24, nel giro di poche ore sono stati evacuati sia il Louvre e che la Reggia di Versailles per paura di un possibile attentato. Il tutto poi si è rivelato un falso allarme, ma sicuramente l’attenzione deve essere tenuta ancora alta perché quanto sta succedendo nel resto del mondo aumenta il rischio di attacco.
L’allarme al Louvre
Il primo allarme è scattato al Louvre con il museo che sui social ha annunciato la chiusura per la sicurezza delle persone. Subito dopo il portavoce della struttura ha precisato che la decisione è stata presa dopo la segnalazione di un rischio per il museo e per i suoi visitatori.
Da qui la scelta di non riaprirlo per la giornata odierna ed effettuare tutte le verifiche possibili. Nessuna situazione di criticità particolare e il tutto dovrebbe ritornare alla normalità nella giornata di domani. Naturalmente l’attenzione è destinata a restare molto alta considerando che i turisti continuano ad affollare la capitale transalpina e il pericolo non è assolutamente passato.
La situazione alla Reggia di Versailles
Situazione molto simile alla Reggia di Versailles. L’evacuazione è scattata dopo un messaggio anonimo inviato al sito della polizia. Anche in questo caso il tutto si è rivelato non vero e per questo motivo alla fine tutto è destinato a ritornare alla normalità.
I due episodi, comunque, confermano la necessità di tenere l’attenzione molto alta visto che la guerra in Israele potrebbe portare i terroristi a colpire in Europa. La Francia è certamente tra i Paesi più a rischio e per questo motivo l’allerta resta massima.
