Blocco temporaneo di TikTok in Albania dopo il tragico omicidio di un ragazzo. Il governo di Edi Rama promette misure per proteggere i giovani.
Il governo albanese, guidato dal premier Edi Rama, ha preso una decisione che sta scuotendo il dibattito pubblico. A partire dai prossimi giorni, TikTok, la celebre piattaforma di video sharing cinese, sarà completamente bloccata nel paese. Un passo che segna un cambiamento radicale nel panorama digitale albanese, ma che solleva anche interrogativi sulla libertà di espressione e il controllo dei contenuti online.

Un blocco che divide l’Albania, tra la necessità di proteggere i più giovani dai pericoli di internet e il rischio di soffocare il diritto alla libera espressione.
L’Albania contro Tik tok: un provvedimento temporaneo
La decisione arriva a seguito di un tragico episodio: nel dicembre scorso, un ragazzo di 14 anni è stato ucciso a coltellate a Tirana, in una lite nata su TikTok. Un fatto che ha spinto il governo albanese a rivedere la gestione della piattaforma e la sua influenza sui più giovani.

Il ministro per l’Istruzione, Ogerta Manastirliu, ha sottolineato che si tratta di un provvedimento temporaneo, con un termine di 12 mesi per valutare insieme ai rappresentanti di TikTok le misure necessarie per garantire la sicurezza online e prevenire eventi tragici come quello accaduto.
Tuttavia, questa mossa non è stata accolta senza polemiche. L’opposizione di centrodestra, guidata dall’ex premier Sali Berisha, ha accusato il governo di limitare la libertà di espressione. Non solo, ha parlato di un atto di “censura” e “intolleranza”. In vista delle elezioni politiche del 11 maggio, Berisha ha chiamato i giovani e gli studenti a scendere in piazza il 15 marzo. L’obiettivo è chiedere l’annullamento della decisione.