L’operazione delle forze dell’ordine per liberare l’ex hotel Jonio, nel quadrante orientale della Capitale, è scattata questa mattina alle prime luci dell’alba
Continuano le operazioni di sgombero nei vari quartieri della città decise dalla Giunta comunale, per liberare gli stabili abusivamente occupati da senza fissa dimora e stranieri non regolari. Dopo l’ex hotel a Cinecittà, le forze dell’ordine di Roma questa mattina hanno provveduto a sgomberare un altro stabile, questa volta in zona Torre Maura, nella periferia orientale della Capitale, occupato abusivamente da circa 100 persone di provenienza sudamericana.
E’ da tempo che l’amministrazione comunale, seguendo le indicazioni del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, ha deciso la tolleranza zero verso tutti gli stabili abbandonati e quindi riconvertiti abusivamente ad abitazione da sbandati, senza fissa dimora o stranieri senza diritto di soggiorno. E a Roma, tra cinema abbandonati, ex fabbriche, ex uffici, ex scuole di ogni ordine e grado e palazzi di proprietà della pubblica amministrazione, ce ne sono oltre 150 occupati in attesa di essere sgomberati e ripuliti per essere restituiti sotto altra forma alla cittadinanza.
Operazione sgombero
Ancora una volta le luci blu dei lampeggianti di Polizia e Carabinieri si sono palesate all’alba per l’operazione di sgombero di uno degli stabili occupati da troppi anni della Capitale. Questa volta l’amministrazione comunale ha dato mandato di liberare l’ex hotel Jonio, da anni abusivamente occupato, di via Selicella, a Torre Maura, nel quadrante orientale di Roma. La cosa paradossale è che questo stabile era stato già sgomberato prima dell’estate, ma poi ci si erano riparati per la maggior parte i “latinos”, un centinaio di sudamericani che vivevano abusivamente all’ex hotel Cinecittà di via Eudo Giulioli sgomberato il 24 settembre scorso con un altro blitz delle forze dell’ordine. La denuncia del proprietario dello stabile aveva messo in allarme la Polizia che ha così provveduto a liberare l’area.
Azione complicata
Erano 96 le persone che occupavano lo stabile tra cui anche alcuni bambini appartenenti a qualche nucleo familiare, tutti di origine sudamericana. All’arrivo della Polizia, coadiuvata dai i vigili del fuoco e dagli addetti alla sala operativa sociale, nessuno aveva intenzione di lasciare lo stabile, le trattative sono durate per ore prima dell’inizio di quello che è stato definito un “deflusso volontario”. Nell’edificio erano presenti molti nuclei familiari, soprattutto mamme con minori, che sono stati affidati ai Servizi Sociali del VII Municipio, mentre la maggior parte dei borseggiatori delle bande criminali, conosciute dalle forze dell’ordine, sono state portate via per ulteriori accertamenti.