L’ex bandiera della Roma non riesce a svincolarsi dai suoi problemi e i magistrati romani sono peggio dei difensori di quando giocava
Troppi guai per Francesco Totti. I magistrati romani stanno diventando molto più insidiosi dei difensori di quando giocava in serie A anzi, per certi versi, quelle dei suoi ex avversari sul terreno di gioco, in confronto a quanto sta vivendo da Piazzale Clodio, erano carezze.
Dopo la denuncia di Ilary Blasi per supposto abbandono di minore, quello che sta emergendo in queste ultime ore non fa stare tranquillo il Pupone, anche perché, come spiega il quotidiano La Verità, l’ex capitano della Roma deve fare i conti anche con un procedimento per omessa dichiarazione.
Un problema non tanto grave, almeno per quello che si pensa, ma lo diventa se associato ad altre situazioni che potrebbero allargarsi se le cose non sono state fatte in modo chiaro e trasparente. Si tratta di nn illecito che è regolamentato dall’articolo 5 del decreto legislativo 74/2000 che prevede pene da 2 a 5 anni e chi ne viene accusato, lo fa per evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto.
A portare avanti questo procedimento è pm Vincenzo Barba che fa parte del gruppo reati tributari della Procura di Roma, con un intero pool di magistrati che sono seguiti e coordinati dall’aggiunto Stefano Pesci. Proprio quest’ultimo è intenzionato a convocarlo a breve, entro metà dicembre, per chiarire la sua posizione.
Totti ha perso 3,5 milioni di euro a Montecarlo
L’ex moglie Ilary Blasi aveva accusato l’ex marito di aver “sperperati al gioco” milioni di euro e ha anche fatto capire che ci sarebbero presunti conti esteri del Pupone e anche presunti mancati pagamenti dei diritti d’immagine. E, riferisce sempre il quotidiano La Verità, la Guardia di finanza aveva cominciato un controllo fiscale sull’ex campione. Le Fiamme Gialle avrebbero confermato che sarebbero stati commessi delle irregolarità nel pagamento delle imposte, tanto che il campione non avrebbe aperto una posizione Iva per pubblicità e diritti d’immagine e per questo non avrebbe pagato quanto dovuto.
Il debito di cui si parla sarebbe di poche migliaia di euro, che a causa di sanzioni che però con sanzioni e interessi si sarebbe alzato a oltre i 200.000 euro. Tutti questi controlli, che sono ancora in atto e che potrebbero derivare e portare ad altro, non sarebbero dettati dalla “spiata” della Blasi ma da altro anche perché c’è una denuncia piuttosto dettagliata da parte degli avvocati di Ilary Blasi.
Secondo i legali dell’ex moglie, risulterebbe che nel periodo “dal settembre 2020 al settembre 2023 Totti ha sperperato al gioco, mediante svariati bonifici, la maggior parte dei quali a favore del Casinò di Montecarlo, l’impressionante somma complessiva di a 3.324.000 euro“.
Non solo. L’accusa e la denuncia degli avvocati è pensate e su questo la Finanza starebbe facendo dei controlli dettagliati perché per la Blasi, Totti avrebbe “sperperato denari che avrebbe dovuto destinare alla famiglia (non fosse altro che come patrimonio futuro da destinare ai suoi figli) per un milione di euro all’anno al gioco; solo in 20 giorni nel 2023 ha giocato 551.000 euro”.
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