Una gita in barca si è trasformata in tragedia. Lo yacht si è completamente capovolto provocando un grave bilancio. Coinvolta una nostra connazionale
Non è sicuramente un periodo fortunato per le gite in barca. Gli incidenti sono in forte aumento come il bilancio delle vittime di queste tragedie in mare. L’ultima è avvenuta nella giornata di lunedì 25 novembre e ancora oggi sono in corso le ricerche dei dispersi.
Stando alle prime informazioni, lo yacht con a bordo oltre 40 persone si è capovolto improvvisamente durante una gita e per molti di loro non c’è stato niente da fare. Un bilancio assolutamente provvisorio visto che sono in corso le ricerche dei dispersi e il numero delle vittime è destinato a salire. A bordo c’era anche una persona con cittadinanza italiana (anche se da sempre vive in Belgio) e la Farnesina ha autorizzato l’ambasciata italiana a fornire tutta l’assistenza necessaria per la donna.
Barca si capovolge in mare: bilancio drammatico
Una vacanza si è trasformata in tragedia per i 31 passeggeri che si trovavano a bordo dell’imbarcazione Sea Story. Lo yatch stava attraversando il Mar Rosso per una classica gita quando improvvisamente è stato travolto da un’onda. La barca si è immediatamente capovolta e per quattro persone non c’è stato niente da fare. Il personale medico ha potuto constatare solamente il decesso. Il bilancio è destinato comunque a salire visto che ci sono anche sette dispersi e le speranze di ritrovali in vita si affievoliscono di ora in ora.
33, invece, i superstiti e tra loro anche una donna belga con cittadinanza italiana. L’ambasciata italiana al Cairo, in accordo con la Farnesina, si è detta disponibile a fornire il massimo supporto in caso di bisogno. Una vacanza che per lei e per le altre persone a bordo si è trasformata in un vero incubo e difficilmente sarà dimenticato.
Allarme turismo sul Mar Rosso
La tragedia rischia di portare un nuovo tracollo del turismo in questa zona. Non è la prima volta che succede una vicenda simile e per questo motivo gli operatori hanno paura che in futuro molti visitatori rinunceranno a fare immersioni o gite, due attività fondamentali per l’economia del Mar Rosso.
Per questo motivo la loro speranza è che si possa mettere fine a tragedie come quella di lunedì per rilanciare l’economia dopo un periodo non sicuramente facile.