Tragedia Mestre, in merito all’incidente che è costato la vita a 21 persone, emergono dei nuovi e particolati dettagli: gli stessi che riguardano l’autista del mezzo
Emergono nuovi dettagli in merito al terribile incidente che si è verificato lo scorso 3 ottobre a Mestre (provincia di Venezia), ovvero quello del pullman precipitato dal cavalcavia. In quella circostanza morirono 21 persone. Tutti turisti stranieri, ad eccezione dell’autista unico italiano. Si trattava di Alberto Rizzotto. Proprio su di lui emergono dei nuovi dettagli importanti. In particolar modo sulle sue condizioni di salute.
A quanto pare, qualche settimana prima del terrificante incidente, si era recato in più di una occasione al Pronto soccorso. Tanto da lamentarsi di alcuni problemi cardiaci. Pochi giorni dopo la morte l’autopsia non aveva evidenziato tracce di possibili malori. Le indagini, però, non sono affatto finite qui. Tanto è vero che il pm di Venezia, Laura Cameli, ha dato il suo “via libera” per una nuova perizia cardiaca. La stessa dovrà essere documentata e, di conseguenza, presentata entro il 10 gennaio.
Incidente Mestre, l’autista aveva accusato problemi al cuore settimane prima
Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Gazzettino” pare che il sostituto procuratore Laura Cameli abbia richiesto alla cardiologa dell’Università di Padova, Cristina Basso, di effettuare un nuovo sezionamento del cuore dell’autista. Con l’obiettivo di individuare cause o concause di carattere cardiopatologico nel malore in merito alla morte di Rizzotto. La sua cartella clinica verrà analizzata molto attentamente.
Nel frattempo continuano ad andare avanti le altre perizie sul cavalcavia e un tratto di guardrail. Mercoledì 9 novembre è prevista una nuova indagine in loco. Verrà analizzato il telefono dell’autista ed anche la scatola nera del bus. Senza dimenticare anche le immagini delle tre telecamere di bordo del mezzo. Si attendono ancora risposte in merito alle perizie sull’autobus che sono state poste sotto sequestro dopo l’incidente.
A diramare la notizia sulla nuova perizia medica sono stati gli avvocati dei tre indagati di questo incidente. Si tratta dell’amministratore delegato della compagnia di trasporto “La Linea” e due funzionari del Comune di Venezia. Le accuse nei loro confronti sono molto gravi visto che si parla anche di omicidio stradale e omicidio colposo plurimo.