Diversi politici hanno inviato una lettera alla FA per contrastare le regole ambigue di questa disciplina: si apre un caso in Inghilterra
È la notizia degli ultimi giorni che riguarda un gruppo di 48 parlamentari e 27 colleghi che hanno firmato una lettera inviata alla Federcalcio inglese. Il tema principale della stessa riguarda la volontà di modificare le sue regole sull’inclusione dei transgender per “proteggere le donne e le ragazze” nel calcio. In particolare, hanno invitato la FA a stabilire una politica precisa e “non ambigua” nei riguardi dello stesso sesso, visto che le regole vigenti minano fortemente l’equità nello sport femminile.
Il mese scorso diverse squadre hanno deciso di non giocare e di ritirarsi dalle partite contro una squadra ricreativa nello Yorkshire, dopo che un giocatore transgender aveva ferito un avversario. In un post, ora cancellato, pubblicato sulla pagina Facebook delle Rossington Main Ladies, la giocatrice aveva detto di aver lasciato il calcio proprio per questo motivo: “Come alcuni di voi avranno sentito, il Rossington Main Ladies FC non ha potuto affrontare alcune squadre perché queste non erano disposte a giocare contro di noi mentre ero in campo”, ha scritto. “Questa circostanza mi ha spinto ad indagare seguendo un caso di discriminazione, perché ritengo che rappresenti una violazione del codice di condotta riguardo al tema della diversità e dell’inclusione”.
Il caso
Nella lettera, invece, si legge: “La FA è l’organismo sportivo più influente nel Regno Unito e deve mostrare leadership. È più che disposta a impartire istruzioni cristalline ai club di calcio di tutto il paese su una serie di questioni diverse. Eppure su questo tema si sta chiudendo un occhio e si sta scaricando la patata bollente sui singoli club e sugli allenatori, che devono decidere se consentire o meno ai giocatori trans registrati di unirsi alle loro squadre. Chiediamo quindi che, senza ulteriori indugi, la FA agisca per proteggere il calcio femminile, vietando a tutti i calciatori ‘nati maschi’ di giocare nelle squadre femminili”.
Il messaggio in questione è stata inviato da Miriam Cates e co-firmata da 42 parlamentari conservatori, due deputati laburisti, due persone del Partito democratico unionista e uno del Partito Alba, insieme poi a 27 membri della Camera dei Lord. La politica transgender della FA sostiene che la legge inglese consente l’organizzazione di competizioni separate per uomini e donne. Nonostante ciò, è possibile che i giocatori possano richiedere di giocare in un campionato del loro “genere” cioè quello in cui si identificano. Ogni domanda, poi, sarà considerata caso per caso.