Troppi incidenti, svolta per tir e camion in città: le ultime

Troppi incidenti stradali, svolta importante per quanto riguarda sia i tir che i camion in città: gli ultimi aggiornamenti 

Importanti novità quelle che arrivano direttamente da Milano. Un argomento che interesse particolarmente i conducenti di tir, bus, camion ed altri mezzi pesanti. Lo scorso anno, infatti, nel capoluogo lombardo ci sono stati molti incidenti stradali che hanno visto come vittime ciclisti e pedoni. Ed è per questo motivo che il Consiglio di Stato ha deciso di ribaltare la sentenza del Tar della Lombardia che, nel mese di novembre del 2023, aveva “integralmente annullato” gli atti di Palazzo Marino.

Torna l'obbligo di sensori per l'angolo cieco
Svolta per tir e camion (Ansa Foto) Cityrumors.it

Motivo? Per quanto riguarda l’introduzione dell’obbligo deciso, appunto, dopo una serie di incidenti mortali degli ultimi mesi verificatisi in città. Un obbligo che è in vigore a partire dal mese di ottobre. A fare appello al Tar ci avevano pensato una serie di aziende di trasporto e Assotir. Secondo quanto riportato dal tribunale amministrativo pare che il Comune non avesse alcuna competenza per normare in materia di circolazione stradale l’ordine pubblico e la sicurezza. Una competenza che poteva avere solamente lo Stato.

Milano, arrivano i sensori (per l’angolo cieco) per tir e camion

Non è finita qui visto che il Consiglio di Stato ha rivelato che i Comuni, in base al decreto legislativo n. 285 del 1992 (quello riguardante il Codice della strada) possono decidere “con deliberazione della Giunta” di “delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato tenendo conto degli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull’ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio“.

Torna l'obbligo di sensori per l'angolo cieco
Svolta per tir e camion (Ansa Foto) Cityrumors.it

Ed è per questo motivo che il Comune ha deciso di dare il definitivo “via libera” per quanto riguarda l’obbligo dei sensori. Anche se solamente in una parte della città di Milano (la cosiddetta area “B”). Con tanto di orari precisi e, soprattutto, per una determinata categoria di mezzi che possono circolare. Un qualcosa che, a quanto pare, può costituire una modalità di istituzione di una “zona a traffico” non indifferente.

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