Un punto diventato perfetto per scattare foto iconiche verrà presto oscurato per la presenza eccessiva e fastidiosa di turisti
La città di Fujikawaguchiko, nella prefettura di Yamanashi, è piena di turisti che pullulano in ogni parte dell’anno per visitare il noto Monte Fuji. Questa, infatti, è conosciuta per una serie di spot fotografici panoramici che offrono uno scatto quasi perfetto dell’iconica montagna giapponese. Un afflusso che, stando a quanto riportano i media dell’isola, avrebbe iniziato a stancare i cittadini al punto che l’amministrazione locale avrebbe deciso di intervenire per apporre dei limiti. In tal senso, la cittadina martedì ha avviato la costruzione di un grande schermo nero su un tratto di marciapiede così da bloccare la tanto ambita vista dell’altopiano.
Se, però, da un lato questa situazione farebbe felice molti abitanti, dall’altra i locali che vivono di turismo si sarebbero altamente infastiditi. A esprimere la abbia e la delusione per un tale provvedimento è stato Michie Motomochi – proprietario di un bar che serve dolci giapponesi ‘ohagi’, vicino al luogo fotografico – che ha però anche sottolineato un comportamento inaccettabile da parte di alcuni dei suoi clienti: “Kawaguchiko è una città costruita sul turismo, e io accolgo molti visitatori, e anche la città accoglie loro, ma ci sono molte cose preoccupanti nei loro modi“.
Lo sviluppo di questo fenomeno in questa zona del Paese è risalente a circa due anni fa. A far scattare questa passione sarebbe stata una foto divenuta virale sui social network. Questa raffigurava il Monte Fuji come se fosse appoggiato su un minimarket del quartiere e avrebbe attirato migliaia di turisti. Insomma, Torre di Pisa versione nipponica. Da allora molti stranieri, hanno affollato la piccola area, innescando un’ondata di preoccupazioni e lamentele da parte dei residenti. Quest’ultimi si lamentano del fatto che i visitatori che blocchino il marciapiede, scattando foto sulla strada trafficata. A questo si aggiungono casi in cui vi è una vera e propria invasione di proprietà private pur di avere lo scatto migliore.
Quello di Fujikawaguchiko è solo l’ultimo tentativo di una serie che fino a oggi non sembrerebbe aver funzionato. In passato, infatti, erano stati provati altri metodi. Dai cartelli che invitano i visitatori a non correre in strada e a utilizzare le strisce pedonali designate. Segnaletiche in inglese, cinese, tailandese e coreano, fino ad assumere una guardia di sicurezza per controllare la folla. L’insuccesso ha però portato al montaggio di questa rete nera che, una volta completata verso metà maggio, sarà alta 2,5 e lunga 20 metri e bloccherà quasi completamente la vista.
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