Trovati lungo la sponda di un fiume due corpi bruciati, l’assassino è un ragazzo di 25 anni arrestato poco dopo la scoperta
La scorsa settimana sulla riva di un fiume, nella prefettura di Tochigi, alcuni passati si sono imbattuti in una scena macabra e terrificante. Sul bordo del canale vi erano due corpi totalmente carbonizzati, dei quali era addirittura difficile riconoscere volti e sesso. Questi hanno immediatamente chiamato la polizia e denunciato il fatto, indicandogli il luogo presso cui sarebbero dovuti recarsi. Giunti sul posto non hanno potuto far altro che dare il via a delle indagini che, alla fine, si sono rivelate meno complicate e lunghe di quanto si potesse immaginare o di quanto, comunque, avviene di solito.
Nell giornata di mercoledì, infatti, alla questura di polizia a Tokyo si presenta un giovane ragazzo di 25 anni. Dicendo di chiamarsi Ryoken Hirayama, rivela di esser stato lui ad uccidere le due povere vittime ritrovate qualche ora prima. Saputo della scoperta, non ha esitato a consegnarsi alla giustizia, forse pentito di quel che aveva fatto, forse con l’obiettivo di rendere più leggera la pena o, comunque, spaventato dall’evolvere dei fatti. L’uomo è stato quindi arrestato e nei prossimi giorni dovrà presentarsi in tribunale dove sarà il giudice, tenendo conto anche della sua decisione, a stabilire quale sarà la condanna più congrua al suo grave e imperdonabile gesto.
La rivelazione
Nel racconto di Hirayama, reso noto dalle forze dell’ordine ai media locali, li avrebbe prima uccisi entrambi, poi legati tra di loro e successivamente bruciati con lo scopo di cancellare le prove. Un tentativo fallito in maniera misera, ma che corrisponde con il ritrovamento. Stando a quanto riferiscono alcune fonti investigative che si stanno occupando della vicenda, i due sono stati ritrovati con le mani legate da una corda. In aggiunta, avevano i segni al collo di quelli che probabilmente erano due sacchetti di plastica. Forse erano parte centrale dell’omicidio, che sembrerebbe essere stato causato dal soffocamento dei due, oppure per altri terrificanti scopi.
In seguito a ulteriori analisi dei cadaveri è stato possibile anche risalire all’identità di almeno uno di questi. Si tratterebbe di Ryutaro Takarajima, un uomo importante della città perché gestore e proprietario di diversi ristoranti a Ueno. Quello al suo fianco, probabilmente – ma serviranno altri approfondimenti per averne la certezza -, sarebbe quello di sua moglie, scomparsa insieme a lui. Dopo esser stati uccisi, presumibilmente nella mattinata di martedì, sono stati bruciati e gettati vicino al fiume. Una fine brutta e soprattutto scatenata da cause che, ancora oggi, restano ignote anche alle autorità.