Truffa buoni pasto, blitz della Finanza: maxi sequestro

Truffa dei buoni pasto, importante blitz quello messo in atto da parte della Guardia di Finanza: maxi sequestro 

Importante operazione quella che ha portato la firma da parte della Guardia di Finanza questa mattina, mercoledì 21 febbraio. In merito al “via libera” del gip di Roma è stata data una esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni dal valore di 20 milioni di euro. Il tutto nei confronti di una società di servizi per le imprese, pubbliche e private. Soprattutto per quanto riguarda i ticket ed i buoni pasto.

Maxi blitz della Guardia di Finanza
Truffa ticket buoni pasto (Ansa Foto) Cityrumors.it

Secondo quanto riportato dalla Procura di Roma, attraverso una nota, pare che questo provvedimento sia stato adottato per illeciti amministrativi dipendenti dei reati di truffa ai danni dello Stato. La stessa turbata dalla libertà degli incanti perpetrati “da 4 legali rappresentanti succedutisi nel tempo“. Indagini che sono state portate avanti da parte della Procura con la collaborazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma.

Finanzi, sequestrati ticket e buoni pasto: le ultime

Questa la nota da parte della Procura: “E’ stato permesso di ricostruire condotte, in ipotesi d’accusa fraudolente, nella partecipazione a una gara per l’affidamento del servizio di buoni pasto per la Pubblica Amministrazione per un importo stimato a base di gara pari a 1.250.000.000, che avrebbero determinato a vantaggio della società l’illegittima aggiudicazione e la connessa esecuzione di 4 lotti per un valore complessivo di circa 580 milioni di euro“.

Maxi blitz della Guardia di Finanza
Guardia di Finanza (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Non è finita qui visto che, sempre nello stesso comunicato, è stato emanato anche come la società emittente dei buoni pasto, in fase di presentazione dell’offerta, avrebbe falsamente dichiarato l’equivalenza che c’era tra il ribasso (in questi casi chiamato anche “sconto”) praticato alla P.A. e la commissione (in questo caso “sconto incondizionato”) applicata agli esercizi convenzionati.

In conclusione è stato aggiunto: “Con la stipula di accordi paralleli, invece, la società aggiudicataria avrebbe di fatto retrocesso agli esercizi convenzionati parte della prevista commissione, applicando così uno sconto maggiore rispetto a quello praticato alla Pubblica Amministrazione e, in tal modo, violando le regole imposte dal bando“. Non è assolutamente da escludere, a questo, punto, che nelle prossime ore venga indetta una conferenza stampa da parte dei vertici alti della Finanza. Gli stessi che spiegheranno, per filo e per segno, quanto avvenuto nelle prime ore del mattino in questo blitz.

 

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