Dopo che è stato raggirato l’attore Davide Riondino, con la stessa tecnica è stato vittima anche un impiegato di Frosinone
Una truffa ormai consolidata che sta prendendo sempre più piede e che sta mettendo paura e apprensione tra le persone, soprattutto anziane che sembrano essere quelle più vulnerabili davanti a situazioni di questo genere.
Una truffa che ha colpito l’attore-scrittore David Riondino al quale sono stati sottratti diverse migliaia di euro e che si sta diffondendo sempre di più, anche perché le persone non prestano attenzione e non sanno che tutte le banche, nessuna esclusa, non chiedono mai al telefono nessuna password o nessuna conferma di acquisti fatti on-line.
Le banche chiamano solo nel caso in cui vengono trovate situazioni anomale, mai per una conferma di alcun genere, soprattutto se riguardano il conto corrente a meno che non ci siano movimenti poco chiari sul conto, ma non sono chiamate istantanee, tanto è vero che le stesse agenzie bancarie spesso avvisano i clienti direttamente o con continui messaggi di non credere a chiamate da parte della banca per acquisizioni o conferme di acquisti on line.
La truffa dei bonifici sta dilagando, tante persone stanno perdendo tanti soldi perché vengono truffati al telefono e guidati a fare operazioni come bonifici, cosa, questa, che le banche non fanno mai. Quello che è successo a Riondino è accaduto ai danni di un impiegato di 45 anni di Frosinone che sotto i propri occhi ha visto sottrarre dal proprio conto 22mia euro. Non una cifra piccola.
L’impiegato ha ricevuto un messaggio sul telefonino da parte di un operatore dove gli veniva riferito che doveva pagare un telefono cellulare di ultima generazione, ma che il povero impiegato non aveva mai comprato. Il ragazzo lo fa presente e l’impiegato gli suggerisce che per bloccare l’acquisto si devono fare determinate operazioni.
Ed è da qui che parte tutto perché, la persona crede di parlare con un vero operatore, si fida e concede password e altri accessi e fa bonifici all’indirizzo che gli viene indicato. I bonifici partono, ma l’operatore dice che il bonifico non è andato a buon fine e così bisogna ripetere l’operazione. E qui partono altri bonifici e soprattutto altri soldi. Sono truffe telefoniche meglio conosciute con il nome di “Phishing”.
Quando si riceve una telefonata del genere basta rispondere che si procederà a verificare quanto è stato ricevuto attraverso i canali ufficiali delle proprie piattaforme a cui si è iscritti e si saluta l’operatore in questione che a quel punto non potrà fare più nulla.
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