Truffa milionaria: un’inchiesta scottante nelle alte sfere

Truffa milionaria ai big dell’Industria italiana: Il finto ministro, il generale e la banda dei telefonisti. Un’Inchiesta scottante nelle alte sfere.

Una denuncia shock scuote il panorama imprenditoriale e politico italiano. Il ministro Corsetto, ha presentato una denuncia che mette sotto i riflettori una rete di truffatori telematici, telefonici e digitali. Questi sono accusati di aver orchestrato una serie di raggiri ai danni degli imprenditori più ricchi d’Italia ma non solo. La storia ha dell’assurdo.

truffe ai ricchi
Una storia di truffe che ha dell’assurdo Cityrumors.it foto Ansa

Al centro dell’inchiesta, che ha sollevato dubbi inquietanti sulla sicurezza delle strutture aziendali e dei manager di punta, ci sono nomi noti, soggetti a una vera e propria pressione psicologica, telefonate e email finte, che li avrebbero convinti a trasferire ingenti somme di denaro.

Truffa milionaria: tra le varie richieste, giornalisti da liberare

Il gruppo criminale identificava accuratamente le vittime: quelle sempre facoltose e  molto vicine alla premier Giorgia Meloni e a persone di spicco del suo governo. Voci camuffate con l’intelligenza artificiale: in un caso è stato effettuato un bonifico per un milione di euro.

Crosetto denuncia
La denuncia del Ministro sui gravi fatti di truffe Cityrumors.it foto Ansa

La trama si sviluppa tra falsi funzionari governativi, un finto ministro che avrebbe chiesto ingenti donazioni a nome di una “causa sociale” e persino un generale dell’esercito in pensione, arruolato come complice. L’organizzazione criminale ha agito con precisione, cercando di accedere a fondi aziendali con la promessa di contribuire a iniziative nobili.

Tra queste, la “raccolta fondi per aiutare i giornalisti rapiti in Iran e Siria” è stata una delle più usate per nascondere il vero scopo della truffa: accumulare denaro sporco. Nel frattempo, l’inchiesta condotta dalla Procura di Milano si estende a macchia d’olio.

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