Un colloquio quasi confessionale tra i leader Trump e Zelensky: l’immagine che potrebbe segnare l’inizio di una trattativa sincera per la pace.
Al funerale di Papa Francesco, tenutosi in Piazza San Pietro, si sono riuniti leader mondiali di grande rilievo, rendendo l’evento un momento di riflessione globale. Tra i presenti, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno attirato particolare attenzione, non solo per il loro ruolo politico ma anche per l’immagine simbolica che li ritrae insieme.

Altri leader di spicco includevano il presidente argentino Javier Milei, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e il primo ministro britannico Keir Starmer. Poi il grande “a tu per tu”, dei due leader al funerale di Francesco.
Trump e Zelensky, quel dialogo inatteso sotto lo sguardo di Cristo
Piegati uno verso l’altro, sofferenti e riflessivi. Forse Trump con il peso della responsabilità. Sarà stato questo l’ultimo atto di volere di Papa Francesco? Dal “body language” un messaggio è arrivato chiaramente, i due si ascoltavano. Certo, poi c’è Putin, da considerare. Quest’ultimo, grande assente al funerale di Papa Francesco.

L’immagine di Trump e Zelensky, seduti su due semplici sedie, ha un impatto visivo e simbolico potente. Trump, con il suo abito blu cobalto, e Zelensky, in nero, sembrano incarnare due “uomini di buona volontà” in un momento di rara intimità politica. La scena, ambientata nella maestosità di San Pietro e con lo sfondo del battesimo di Cristo, sembra quasi una confessione, un dialogo che potrebbe segnare l’inizio di una trattativa sincera per la pace. È un’immagine che, per molti, rappresenta un “miracolo” di speranza e dialogo.
La Chiesa, San Pietro, tratta innanzitutto la speranza, con l’occasione dell’ultimo saluto a Francesco. Infine, da ricordare che, entrambe le parti hanno definito “costruttivo” l’incontro avvenuto. Il mondo resta a guardare una pace che, forse, è ancora l’ultimo gesto che ha lasciato Papa Francesco.