Trump, l’annuncio sull’aborto che può cambiare le sorti delle elezioni

L’ex presidente degli Stati Uniti ha annunciato di prendere posizione su uno dei temi più caldi negli Stati Uniti. E che potrebbe decidere le sorti delle elezioni

Il tema dell’aborto è sempre molto caldo negli Stati Uniti. Repubblicani e Democratici hanno due posizioni molti distanti e spesso non concilianti. Da tempo le due parti politiche discutono sulle settimane che vengono definite necessarie per poter portare a termine un aborto. Ma se i Democratici hanno già preso posizione, l’ex presidente ha sempre rimandato il giorno in cui si sarebbe esposto, lasciando gran parte della Nazione con il fiato sospeso. Oggi, l’attesa è destinata a terminare.

Donald Trump e la battaglia sull’aborto. Una delle questioni giudicate decisive per le sorti delle elezioni statunitensi (Ansa Foto) Cityrumors.it

Trump sta per chiarire la sua posizione e quella del partito che rappresenta, su uno dei temi più caldi della lotta politica nazionale. Un argomento che potrebbe decidere le sorti delle elezioni statunitensi e sul quale i democratici sono convinti di poter guadagnare voti e consensi. L’attesa dei Repubblicani infatti, non ha fatto altro che alimentare i dubbi di molti elettori. Trump aveva sempre preso tempo, rimandando il momento in cui si sarebbe esposto, chiarendo in modo definitivo la sua posizione e quella dell’intero partito Repubblicano. Il tempo sta ora per finire.

L’ex presidente Donald Trump ha dichiarato infatti che oggi annuncerà finalmente il suo pensiero su quando un aborto può essere dichiarato illegale. Una presa di posizione che potrebbe cambiare l’esito delle prossime elezioni presidenziali, in programma nel mese di novembre. Dopo una lunga attesa il candidato repubblicano ha scritto sui suoi social media che oggi, lunedì 8 aprile, rilascerà una dichiarazione ufficiale su “aborto e diritti all’aborto”. La scorsa settimana aveva detto ai giornalisti che avrebbe rilasciato una dichiarazione a breve, dopo che gli era stata posta una domanda sull’entrata in vigore del divieto di aborto di sei settimane in Florida.

L’attesa di Trump e le posizioni sull’aborto

Per più di un anno Trump ha rifiutato di dire la sua posizione sull’argomento: sulla linea di demarcazione legata alle settimane necessarie per interrompere la gravidanza. Molti Stati guidati dai repubblicani hanno dato il via a un’ondata di nuove restrizioni dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade nel 2022. Il suo annuncio sarà seguito con attenzione sia dai democratici, che ritengono che la lotta sui diritti all’aborto li aiuti nei sondaggi, sia dai repubblicani, che non sono riusciti a spingere Trump ad appoggiare un divieto nazionale dell’aborto durante le primarie del GOP. “Bisogna mostrare grande amore e compassione quando si pensa anche solo al tema della VITA”, ha scritto Trump sul suo sito di social media, “ma allo stesso tempo dobbiamo usare il buon senso rendendoci conto che abbiamo l’obbligo di salvare la nostra nazione, che attualmente è in grave DECLINO, per vincere le elezioni, senza le quali non avremo altro che fallimento, morte e distruzione”.

Il candidato alla presidenza USA, Donald Trump (Ansa Foto) Cityrumors.it

Trump ha a lungo sostenuto che la decisione della Corte Suprema di rovesciare la Roe ha dato a coloro che si oppongono ai diritti dell’aborto “un enorme potere di negoziazione“. Ha detto di voler usare questa leva per trovare un accordo che spera possa “rendere felici entrambe le parti” e riunire il Paese, anche se la questione è una delle più controverse della politica americana, con gli oppositori che considerano l’aborto un omicidio e i sostenitori che lo considerano un diritto fondamentale delle donne. Posizioni che, nel corso della battaglia politica sono emerse in modo chiare nel partito Democratico, mentre in ottica repubblicana c’è stata una attesa che ha alimentato dubbi ed incertezze.

L’attesa alimentata da Trump ha lasciato tutti dubbiosi. Il suo mancato intervento ha fatto pensare che la sua posizione sia quella di vietare l’aborto a circa 15 settimane dall’inizio della gravidanza. Quindi all’inizio del secondo trimestre. In un intervento radiofonico, molto discusso, aveva detto nei mesi scorsi: “Il numero di settimane ora sono 15, e molte persone sono d’accordo su questo. E io sto pensando a questo. E si arriverà a qualcosa di molto ragionevole. Ma la gente è davvero d’accordo, anche i sostenitori della linea dura sono d’accordo, sembra che 15 settimane sia un numero su cui la gente è d’accordo”. Allo stesso tempo, Trump è sembrato riluttante ad abbracciare un divieto. “Tutti sono d’accordo – lo si sente dire da anni – tutti gli studiosi di diritto da entrambe le parti sono d’accordo: È una questione statale. Non dovrebbe essere una questione federale, è una questione statale”, ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti.

Trump, da “presidente più pro Vita” alle critiche ai Repubblicani troppo rigidi sui temi legati all’aborto

Trump da una parte ha cercato di fare leva sull’aborto per tutta la campagna elettorale, dall’altra ha preso tempo. Si è sempre attribuito il merito di aver nominato i giudici della Corte Suprema che hanno ribaltato la sentenza Roe v. Wade (una sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti d’America del 1973, considerata una pietra miliare nella giurisprudenza statunitense sull’aborto) , e da lui definita “un’atrocità morale e incostituzionale”, e si è definito il “presidente più pro-vita della storia americana”. Ma ha anche ripetutamente criticato i colleghi repubblicani per l’eccessiva durezza sulla questione, incolpando i candidati che non hanno permesso eccezioni in caso di stupro, incesto e quando la vita della persona incinta è a rischio per le perdite del partito a novembre. “Molti politici che sono a favore della vita non sanno come discutere questo argomento e perdono le elezioni. Abbiamo avuto molte perdite elettorali per questo motivo, perché non sapevano come discuterne. Non ne avevano idea“, ha detto al Concerned Women of America 2023 Leadership Summit.

Joe Biden e Donald Trump sono pronti a darsi battaglia in vista delle elezioni di novembre. L’aborto è uno dei temi più caldi, che potrebbe modificare il risultato finale delle elezioni. (Foto Facebook) Cityrumors.it

Il Presidente Joe Biden, e tutti i Democratici hanno nel frattempo approfittato della situazione per allargare il contrasto con Trump e provare a guadagnare consensi. I sondaggi hanno costantemente dimostrato che la maggior parte degli americani ritiene che l’aborto debba essere legale nelle prime fasi della gravidanza. Circa la metà degli adulti statunitensi ha dichiarato che l’aborto dovrebbe essere consentito a partire dalla 15a settimana, secondo un sondaggio dell’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research condotto lo scorso giugno. I dati compilati dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie mostrano che la stragrande maggioranza degli aborti dal 2012 al 2021 è stata praticata entro le prime 13 settimane di gravidanza. La decisione della Corte Suprema Roe v. Wade del 1973 ha stabilito il diritto costituzionale all’aborto fino al momento della vitalità, a circa 23 o 24 settimane di gravidanza. Gli aborti più tardivi sono rari e vengono spesso eseguiti a causa di gravi anomalie fetali, quando la vita della madre è a rischio o quando le donne hanno affrontato ritardi significativi nell’accesso alla procedura, secondo la società di ricerca sulle politiche sanitarie.

 

Gestione cookie