Negli ultimi 20 anni si è registrato un netto aumento dell’incidenza di alcuni gravi tumori tra i giovani. E’ quanto emerge dallo studio pubblicato sul British Medical Journal
Il cancro sta colpendo sempre più giovani negli Stati Uniti e in tutto il mondo, sconcertando i medici, secondo un recente studio poi pubblicato dal quotidiano statunitense Wall Street Journal. Negli Usa, secondo dati federali, i tassi di diagnosi sono aumentati nel 2019, sono più che raddoppiati ogni 100mila persone under 50 anni, in crescita del 12,8% rispetto a 95,6/100mila del 2000.
I medici stanno cercando di capire cosa li fa ammalare e come identificare i giovani ad alto rischio. Sospettano che i cambiamenti negli stili di vita, con meno attività fisica, più alimenti ultra-processati, nuove tossine, abbiano aumentato il rischio per le generazioni più giovani.
Dati preoccupanti
Un articolo apparso sull’importante quotidiano americano ha acceso i riflettori su alcuni dati davvero preoccupanti sull’incidenza del tumore negli uomini under 50. Numeri che negli ultimi due decenni sono saliti in maniera spaventosa tanto da preoccupare anche medici e addetti ai lavori. Il Wall Street Journal infatti sottolinea lo sconcerto dei medici di tutto il mondo davanti all’evidente aumento di tumori tra i giovani. I dati federali negli Stati uniti non lasciano dubbi: i tassi di diagnosi del 2019, in casi ogni 100mila persone under 50 anni, sono arrivati a 107,8 casi, una crescita del 12,8% rispetto ai 95,6 su 100mila del 2000. A rinforzare questi dati purtroppo c’è anche uno studio apparso lo scorso anno su Bmj Oncology che ha riportato un forte aumento globale dei tumori nelle persone sotto i cinquanta anni, con i tassi più alti in Nord America, Australia ed Europa occidentale. La ricerca sostiene, dati alla mano, che dal 1990 al 2019 il cancro, a esordio precoce, è aumentato del 79%, passando così da 1,8 milioni di casi a poco più di 3 milioni nel 2019. Nello stesso periodo di tempo, il numero di decessi per cancro, a esordio precoce, è aumentato del 27,7%. L’incremento, hanno spiegato i ricercatori che si sono occupati dello studio, riguarda soprattutto i “tumori al seno, alla trachea, ai bronchi, ai polmoni, allo stomaco e al colon-retto”. Questi, tra l’altro, “a esordio precoce hanno mostrato la mortalità più elevata nel 2019”.
Le probabili cause
Le proiezioni sono ancora più allarmanti perchè indicano che il numero globale d’incidenza e di decessi per cancro a esordio precoce è destinato a crescere rispettivamente del 31% e del 21% nel 2030. A colpire è il fatto che si tratta di tumori che in passato hanno sempre interessato fasce di età più avanzate. Non ci sono al momento delle ragioni precise sul perchè di questo cambiamento, ma si possono soltanto fare delle ipotesi. Sui motivi di questa impennata di tumori tra i giovani infatti i medici stanno elaborando diverse ipotesi, ma una risposta univoca non c’è. Nel mirino soprattutto gli stili di vita moderni, con sempre meno attività fisica, e sempre più alimenti ‘trattati’ e ‘processati’, e molte nuove tossine. Potrebbero avere avuto un peso fattori di rischio dietetici come dieta ricca di carne rossa, povera di frutta, ricca di sodio e povera di latte, il consumo di alcol e l’uso di tabacco. Il principale sospetto segnalato dai ricercatori è l’obesità, una condizione a cui si arriva per un mix di elementi, come la diffusione delle bevande zuccherate, carne rossa e lavorata, stili di vita sedentari, inquinamento ambientale. In ogni caso, gli adolescenti e i giovani adulti hanno maggiori probabilità di sopravvivere alla diagnosi iniziale di cancro rispetto agli anziani.