Ucciso a fucilate dal padre Nicolò Borghini, il 34enne che ha perso la vita questa notte in Ossola: la dinamica della tragedia
Nella tarda serata di domenica 19 gennaio ad Ornavasso, in Ossola, un 34enne è stato ucciso dal padre a colpi di fucile al culmine di una lite da inquadrare all’interno di una situazione di crisi famigliare. Ad imbracciare l’arma un 63enne, padre della vittima, esasperato dalle continue richieste di denaro del figlio tossicodipendente: ecco la dinamica degli eventi.
Sul luogo della tragedia sono subito giunti sul posto gli agenti del Nucleo investigativo della stazione di Premosello, secondo i quali il padre del 34enne avrebbe premuto il grilletto al culmine dell’ennesima lite, avvenuta all’interno della villetta in cui papà e figlio vivevano insieme. Ecco cos’è successo.
La dinamica dell’omicidio
Situata in via della Conciliazione, vicino al centro storico del paese, la villetta della famiglia Borghini era da tempo teatro di liti, discussioni ed anche di violenza. Il figlio 34enne, Nicolò, avrebbe avuto da tempo problemi di tossicodipendenza che l’avrebbero portato a insistenti richieste di soldi, nonché ad atteggiamenti violenti nei confronti di entrambi i genitori. Ieri sera, probabilmente esausto della situazione, Edoardo Borghini di 64 anni ha puntato l’arma contro il figlio di 34 anni e l’ha ucciso: invano ogni tentativo di rianimarlo da parte degli agenti di soccorso, subito intervenuti sul luogo dell’omicidio.
I militari hanno subito sequestrato l’arma del delitto ed hanno detenuto anche altri quattro fucili presenti nella villetta, tutti regolarmente detenuti dal padre della vittima. Posta sotto sequestro anche la villetta. Nella giornata di oggi saranno svolti altri sopralluoghi. Nel frattempo, l’omicida si trova in caserma e in queste ore è stato sentito dalla pm Laura Carrera, che dovrà comprendere se l’uccisione del 34enne, con precedenti di polizia, può essere inquadrata all’interno di una difesa personale o se invece la cornice in cui inserire la vicenda è differente.