In Ucraina ormai si combatte da oltre due anni e non si vede la luce in fondo al tunnel. Ora Kiev è pronta ad una mossa a sorpresa.
Dal giorno dell’operazione militare della Russia in Ucraina si combatte senza sosta. Sono trascorsi ormai due anni dal via del Cremlino all’invasione di Kiev e la luce in fondo al tunnel sembra essere lontana. Nonostante gli appelli per arrivare ad una tregua si moltiplicano quotidianamente, in territorio ucraino si va avanti nello scontro e ad oggi pensare ad una fine del conflitto è assolutamente impossibile.
Una situazione destinata a rimanere così almeno fino alle elezioni americane. Da novembre qualcosa potrebbe cambiare, ma molto dipenderà dalla volontà di Russia e Ucraina di sedersi ad un tavolo e negoziare. Per il momento le parti non stanno prendendo in considerazione realmente questa ipotesi e Kiev è pronta ad una novità molto importante per quanto riguarda la guerra. Difficile parlare di svolta considerando che non sappiamo quali potranno essere gli esiti, ma sicuramente si tratta di un qualcosa che dovrebbe consentire agli ucraini di rispondere alle continue offensive russe.
Ma qual è questa novità? Dei robot che daranno una mano importante ai militari. L’Ucraina ha deciso di dispiegare al fronte un vero esercito di ‘soldati’ per cercare di rispondere alle offensive russe. Come riportato dall’Adnkronos, si tratta di un ecosistema della difesa che ha come principale obiettivo di respingere il tentativo di avanzamento deciso da Mosca.
Un aiuto importante in un periodo in cui la difesa ucraina, anche a causa di assenza di mezzi e di uomini, è in grossa difficoltà. Con questa mossa si cercherà di resistere almeno fino a novembre quando, come spiegato in precedenza, potrebbe esserci la vera svolta e magari anche un inizio di dialogo per arrivare alla pace. Ma in attesa delle elezioni americane e delle possibili novità sul fronte negoziato, l’Ucraina ha deciso di muoversi con questa novità.
In Ucraina si vive una fase abbastanza statica della guerra. La Russia prova ad avanzare, ma si tratta di un attacco che porta Mosca a guadagnare poche centinaia di metri a settimana. Dall’altra parte troviamo una Ucraina costretta a difendersi e a resistere almeno fino a novembre quando ci potrebbero essere novità per quanto riguarda il negoziato. Insomma, saranno mesi di attesa da un lato e di battaglia dall’altro.
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