Un incidente particolarmente violento ha lasciato di stucco gli abitanti di Bon-Encontre, vicino ad Agen, nella regione francese dell’Aquitania. Lo scorso 4 ottobre una ragazza di nome Audrey, di 26 anni, stava cavalcando lungo la strada quando, all’improvviso un’automobile le se avvicina. Due uomini scendono rapidamente dalla vettura, spaventando il cavallo che traumatizzato impenna e fa cadere la giovane dalla sella. La ventiseienne dopo la caduta ha perso i sensi. Al momento del suo risveglio si è ritrovata confusa immersa in una pozza di sangue. Alzatasi dopo il trauma ha percorso pochi metri prima di scoprire che il suo cavallo era stato ucciso a coltellate.
Audrey ha immediatamente chiamato la direttrice del maneggio, Carole Pleumeckers, che ha raccontato ai microfoni dei media locali in seguito a quanto accaduto quello che la ragazza le ha riferito: “Ho ricevuto una telefonata in preda al panico da Audrey che mi chiedeva di venire a salvare il suo cavallo. C’era sangue ovunque” – la donna è poi accorsa al luogo dove si trovava Audrey – “Abbiamo trovato Audrey sotto shock e ci siamo resi conto che nessun ulteriore aiuto avrebbe potuto aiutare Champion. Abbiamo subito capito che era impossibile che il cavallo si fosse fatto una cosa del genere”.
La polizia ha avviato immediatamente un’indagine. Secondo quanto risulta i primi accertamenti, gli aggressori avrebbe agito in modo estremamente violento. Uno degli agenti che si è occupato della questione ha rivelato alla stampa: “Sembra che gli individui siano riusciti a trattenere il cavallo e a pugnalarlo al collo sette volte. Possiamo dire che sono stati piuttosto spietati. Speriamo, grazie agli indizi che sono stati trovati, di riuscire a rintracciare l’autore o gli autori abbastanza rapidamente”. Audrey, nel frattempo, non ha riportato ferite gravissime, ma era chiaramente scioccata di quanto accaduto a lei e al povero animale.
Non è chiaro quale sia il movente che abbia portato a questo gesto gli aggressori, questo farà parte delle indagini che verranno portate avanti. Stando a quanto pensa, e spiega sul proprio profilo Facebook, uno dei proprietari del maneggio, anche lui andato in soccorso di Audrey dopo l’incidente: “I due uomini coinvolti sapevano quello che facevano. Colleghi, siate vigili in questo momento. Il nostro motto è non guidare da soli e certamente non troppo lontano mentre l’indagine è in corso”. L’incidente inevitabilmente ha scosso la comunità francese dell’Aquitania, strettasi vicino ad Audrey e al maneggio per la perdita e lo spavento che ha accusato.
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