Vaccino contro il Covid, ennesimo ed importante colpo di scena: merito di alcuni geni che giocherebbero un ruolo importante
Nelle ultime ore non si sta parlando d’altro se non di un recente studio che arriva direttamente dall’Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Segrate. Lo stesso che è stato pubblicato sulla rivista “Communications Medicine”. Argomento della discussione il vaccino contro il Covid-19. Lo stesso che può essere influenzato da alcuni fattori genetici. Soprattutto da parte di alcuni geni che si trovano nel complesso maggiore di istocompatibilità.
Di che cosa stiamo parlando? Di un sistema che permette all’organismo di distinguere quello che è suo e quello che arriva da un corpo estraneo. A cercare di fare chiarezza in merito ci ha pensato una delle ricercatrici appartenenti al Cnr-Itb, Francesca Colombo. Quest’ultima ne ha parlato nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” dove ha voluto fare il punto della situazione.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “La risposta ai vaccini, simile a quella di molti farmaci, varia significativamente tra individuo e individuo, dipendendo in parte dalla costituzione genetica di ciascuno“. Nel corso di queste indagini è stato evidenziato che alcune specifiche caratteristiche di una parte del cromosoma 6 correlano con i livelli di anticorpi contro il Covid che vengono prodotti.
Su questo argomento ha voluto esprimere il suo pensiero anche una delle autrici di questo studio come Martina Esposito. “Nella regione genomica di interesse si trovano geni che codificano per molecole sulla superficie delle cellule, essenziali nei meccanismi di risposta immunitaria“. Che ruolo giocano questi geni? Non sono altro che gli considerati per valutare la compatibilità tra donatori di midollo osseo. Allo stesso tempo tendono a mostrare una grande variabilità e diverse combinazioni geniche.
Non solo: possono influenzare anche la produzione di anticorpi. In alcuni casi possono risultare in livelli più elevati e in altri decisamente più bassi. Uno studio che avrebbe davvero del clamoroso e potrebbe seriamente stravolgere la campagna vaccinale. Di questo ne è sicuro anche il vice-direttore scientifico della Fondazione Irccs Casa Sollievo della Sofferenza, Massimo Carella. In questo modo si potrebbero andare a personalizzare le vaccinazioni.
In che modo? Andando a selezionare il vaccino più efficace per ogni tipo di individuo. In modo tale che possa andare a generare quanti più anticorpi.
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