A circa un mese dalla dichiarazione di emergenza, l’Oms ha “prequalificato” il primo vaccino contro il vaiolo delle scimmie (Mpox).
L’Organizzazione Mondiale alla Sanità ha così annunciato il primo via libera al vaccino Mva-Bn. Una procedura che ha visto l’invio preventivo delle informazioni da parte del produttore, la revisione dell’Agenzia europea per i medicinali e dell’agenzia di regolamentazione di riferimento. La prequalifica faciliterà l’accesso al prodotto essenziale per ridurre la trasmissione e contenere l’epidemia. Il 27 agosto scorso l’Oms ha anche lanciato un piano globale da 135 milioni di dollari contro l’epidemia del vaiolo delle scimmie.
“Si tratta di un passo importante nella nostra lotta contro la malattia, sia nel contesto delle attuali epidemie in Africa sia in futuro. – ha affermato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – Ora abbiamo bisogno di un aumento degli acquisti, delle donazioni e della distribuzione per garantire un accesso equo ai vaccini dove sono più necessari, insieme ad altri strumenti di sanità pubblica. Tutto allo scopo di prevenire le infezioni, di fermare la trasmissione e salvare vite“.
Il vaccino Mva-Bn è prodotto dalla Bavarian Nordic A/S, società di biotecnologia con sede ad Hellerup in Danimarca. Il farmaco può essere somministrato a persone di età superiore ai 18 anni come iniezione da 2 dosi a distanza di 4 settimane. Può essere conservato a 2–8 gradi per un massimo di 8 settimane. Il gruppo consultivo strategico di esperti dell’Oms ha esaminato tutte le prove disponibili. Ed ha raccomandato l’uso del vaccino nel contesto di un’epidemia di Mpox per le persone ad alto rischio di esposizione.
Mva-Bn non è autorizzato per le persone di età inferiore ai 18 anni. Ma può essere utilizzato off-label (sottostando ad alcune regole) nei neonati, nei bambini, negli adolescenti e nelle persone in gravidanza ed immunodepresse. I dati disponibili mostrano che un vaccino a dose singola, somministrato prima dell’esposizione, ha un’efficacia stimata del 76% nel proteggere le persone contro l’Mpox, mentre il programma a 2 dosi raggiunge un’efficacia dell’82%.
Un buon profilo di sicurezza e le prestazioni del vaccino sono state costantemente dimostrate negli studi clinici, così come nell’uso nel mondo reale durante l’attuale epidemia globale dal 2022. Alla luce dell’epidemiologia in evoluzione e dell’emergere di nuovi ceppi di virus, rimane importante raccogliere quanti più dati possibili sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino in diversi contesti. “Stiamo procedendo – ha detto Rogerio Gaspar, direttore per la regolamentazione e la prequalificazione dell’Oms – con le procedure di prequalificazione e di inserimento nell’elenco per uso di emergenza con i produttori di altri due vaccini Mpox: Lc-16 e Acam2000“.
L’epidemia di Mpox nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) ed in altri Paesi è stata dichiarata emergenza pubblica di interesse internazionale dall’Oms il 14 agosto 2024. Oltre 120 paesi hanno confermato più di 103mila casi di Mpox dall’inizio dell’epidemia globale nel 2022. Solo nel 2024, si sono verificati 25.237 casi sospetti e confermati. E 723 decessi da diverse epidemie in 14 paesi della regione africana (sulla base dei dati dell’8 settembre 2024).
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