Nelle scorse ore una valanga si è staccata dal Monte Rosa, coinvolgendo 8 alpinisti. I soccorsi sono stati attivati.
Stando alle prime informazioni un alpinista è morto ed altri sono rimasti feriti. La valanga si è staccata in un tratto ripido della via normale al Castore, lungo il ghiacciaio. Il maltempo ha impedito per molto tempo l’avvicinamento in elicottero per evacuare i feriti. Ma i tecnici del soccorso alpino valdostano con il personale della guardia di finanza hanno iniziato la discesa verso il rifugio Sella. La valanga potrebbe essersi staccata a causa delle precipitazioni dei giorni scorsi e del forte vento registrato in alta quota.
Sarebbe stata una caduta di gruppo a provocare l’incidente. In discesa dalla vetta, gli otto alpinisti spagnoli sono arrivati fino al Colle del Felik. Qui, forse a causa della scarsa visibilità, non si sono accorti di essere molto vicini al vuoto sottostante, finendo su un cornicione di neve che poi ha ceduto. Gli alpinisti sono caduti sulla roccia per 150-200 metri. L’incidente si è verificato a quota a 4.061 metri e il recupero è avvenuto attorno a quota 3.900 metri. Da qui, con le barelle, i soccorritori del Sav e del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia hanno portato sino al rifugio Sella (3.585 metri) la vittima e i tre feriti.
Sul Monte Bianco, invece, sono ancora dispersi i due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti, lei ligure e lui lombardo, che sabato pomeriggio hanno dato l’allarme spiegando di essere bloccati a circa 4.600 metri e di rischiare l’ipotermia. Altri due alpinisti coreani sono dispersi su un altro versante del massiccio. Il maltempo, però, non dà tregua e i soccorritori non riescono a raggiungere le persone in difficoltà. La speranza è che gli alpinisti siano riusciti a ripararsi dal gelo scavando una profonda buca nella neve o calandosi in un crepaccio.
Il cattivo tempo, però, sta flagellando tutto il Paese. In Friuli Venezia Giulia sono stati segnalati allagamenti, alberi caduti e smottamenti. Le raffiche di vento hanno toccato gli 80 km/h in quota con direzione prevalente da sud-est, mentre sulla costa si sono registrate raffiche fino a quasi 90 km/h da nord al passaggio del fronte in mattinata. A Bergamo il fiume Morla è esondato: numerosi gli allagamenti diffusi in tutta la città, con conseguenze anche sulla viabilità e parchi chiusi.
In provincia di Pisa i vigili del fuoco hanno effettuato più di 100 interventi per risolvere allagamenti e altri danni procurati dall’acqua, rami pericolanti e anche alcune verifiche di stabilità di edifici e smottamenti. Nel vicentino alcuni massi, di cui uno di circa 2 metri cubi e del peso di diversi quintali, si sono staccati da una parete, finendo la loro corsa su un tratto della provinciale 81. A Molteno, non lontano da Lecco, oltre trenta famiglie sono state evacuate per precauzione dalle loro abitazioni. A Casatenovo per la pioggia è crollata una porzione del tetto dell’auditorium delle scuole medie. Uno smottamento a Monticello ha danneggiato due auto.
Maltempo, danni per milioni di euro alle aziende agricole
In Liguria, ad Albenga, sono stati stimati danni per diversi milioni di euro, causati a circa 150 aziende agricole. La Regione è al lavoro per completare la richiesta di stato di calamità naturale. Agricoltori in difficoltà anche in Toscana dove si sono registrate grandinate e raffiche di vento oltre i 100 km orari causando danni alle produzioni e alle strutture nelle zone di costa. A Palermo è tornato a piovere dopo quattro mesi di siccità.
Forti disagi in Campania. A Napoli si è sfiorata la tragedia quando un albero è crollato in via Bernini, nel quartiere del Vomero, davanti alla chiesa di San Gennaro al Vomero. A Caserta strade allagate ed un sottopasso invaso da 50 centimetri di acqua. Un’auto è rimasta bloccata nell’acqua alta e sono dovuti intervenire i carabinieri, che hanno soccorso gli occupanti e poi chiuso il sottopasso, tuttora interdetto alla circolazione. A Pontecagnano, nel Salernitano, si è abbattuta una tromba d’aria.