Si complica e infittisce la situazione di Enrico Varriale, ieri la testimonianza di un’altra donna che lo ha accusato di violenze e stalking
La vita di Enrico Varriale è stata stravolta dalle due denunce, arrivate da due donne differenti, che lo accusano di stalking e lesioni. Un processo che dura ormai da tempo e che ha portato alla sua sospensione dalla Rai, nella quale ricopriva il ruolo di vice direttore di Rai Sport nel 2019, diventando nel 2020 anche conduttore dello storico programma 90° minuto.
Accuse che lui stesso, tempo fa, aveva in parte smentito, tanto per quella di violenza, quanto per quelle di stalking: “Ci siamo colpiti tutti e due. Non l’ho picchiata. Non ho provato a strangolarla. È stato un litigio. Alla fine avevo l’occhio pesto, quello messo peggio ero io”.
“Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi” facendo riferimento alla prima delle due donne. Ieri, però, la svolta clamorosa. Al Tribunale di Roma si è presentata un’altra donna, anche lei vittima di violenza che ha raccontato: “Mi ha dato uno schiaffo a piene mani che mi ha fatto cadere. Gli attacchi di panico sono cominciati dalla sera stessa”.
Racconta, prima di aggiungere: “Quando volevo scappare e lui mi ha chiusa a chiave, ho iniziato ad avere questa sensazione. E ho capito che era panico: percepivo pericolo, soffocamento, tremore”. Il riferimento è a fatti avvenuti solo pochi anni fa.
La testimonianza
Era il 7 dicembre del 2021, racconta la vittima, quando si è consumato questo atto di violenza da parte del giornalista napoletano. Da quel giorno – racconta a Piazzale Clodio – non riesce più a uscire da sola, è terrorizzata. “Mi hanno trovato in posizione fetale” svela, facendo riferimento al momento in cui l’hanno trovata dopo l’aggressione di Varriale.
L’ha sbattuta contro la porta e gli ha tirato uno schiaffo e oggi: “Non riesco più a farmi toccare il viso, mi ha lasciato segni, perché dopo qualche giorno ho iniziato ad avere aderenze sulla parte sinistra. Mi ha preso in pieno con tutta la mano. Io peso 47 chili, è facile mandarmi giù con uno schiaffone”.
La donna è stata costretta a lasciare Roma. Il 19 dicembre si è allontana dalla città per il trauma, per la paura che Enrico Varriale le metteva e in qualche modo le trasmetteva, mandandole in continuamente dei messaggi: “Mandava messaggi anche ai miei figli, continuava a fare telefonate e venire sotto casa, a citofonare”.
Poi le minacce, per le quale utilizzava il telefono della Rai Radio Televisione spa per oscurare il numero che chiamava e pronunciando frasi come: “Morirai!”. A quel punto il problema è scemato solo dopo le denunce, che hanno permesso alla donna di autotutelarsi.