Velardi: “Anche io nell’elenco degli spiati. Non volevo crederci…”

L’ex politico e fondatore del Riformista, ai nostri microfoni: “Non volevo crederci. Da ore rispondo a chiamate di persone che mi chiedono informazioni”

Nell’elenco degli spiati di Perugia ci sono centinaia di nomi: politici, imprenditori, giornalisti, personalità del mondo del calcio e dello spettacolo. Le cui operazioni sono finite al setaccio del finanziere Pasquale Striano. Per quale ragione queste persone sarebbero state spiate? Chi lo ha ordinato? Per conto di chi sono state controllate decine e decine di uomini e donne? 

Claudio Velardi, il suo nome nell’elenco degli spiati di Perugia – (Foto Facebook) – Cityrumors.it

Ad essere spiati sarebbero Ministri, uomini di Governo, dell’opposizione, dirigenti statali, protagonisti della cronaca giudiziaria, personalità estere, medici, esponenti di spicco del Vaticano, vip, uomini e donne dello spettacolo, manager, calciatori, allenatori, cantanti, dirigenti sportivi. Tra di loro c’è anche Claudio Velardi, ex politico (è stato esponente del Partito Comunista Italiano, poi del Partito Democratico della Sinistra e dei Democratici di Sinistra, oltre ad essere a capo dello  staff dell’allora presidente del Consiglio dei ministri Massimo D’Alema), editore e fondatore del quotidiano Il Riformista e attuale saggista e blogger.

Velardi è venuto a conoscenza di essere tra gli “spiati di Perugia” domenica sera, ricevendo una chiamata da un amico. Lo stesso, gli chiede se è possibile parlare con lui su Telegram o attraverso una chat privata (forse temendo di essere ancora registrato), per avere qualche informazione in più. Ma Velardi cade dalle nuvole. Non capisce perchè dovrebbe intavolare una conversazione in una chat sicura. Poi, a distanza di tempo, capisce le premure del suo interlocutore. E resta sempre più basito…

Velardi in esclusiva a Cityrumors.it: “Anche io tra gli spiati… non volevo crederci”

Dottor Velardi, tra gli spiati di Perugia c’è anche lei…

“Fino a domenica sera non lo sapevo neanche io. E la cosa mi ha fatto abbastanza sorridere. L’ho appreso da poco e sono rimasto molto stupito. Da questa mattina non faccio altro che ricevere chiamate di giornalisti ed amici.

Tante persone si saranno preoccupate?
“Si, ma non fa altro che aumentare la perplessità su ciò che è accaduto”.

In che senso?
“Nel senso che il mio nome è finito sui giornali, nonostante io non abbia fatto nulla. E da ore sono costretto a spiegare una cosa che non conosco e che evidentemente non so spiegare. Il danno e la beffa, in sostanza. Anzi, mi faccia una cortesia…”.

Quale?
“Non mi chieda più nulla e se possibile, pubblichi il comunicato che ho scritto sul mio blog”.

Claudio Velardi, ex politico e giornalista. Il suo nome è finito nell’elenco del dossier di Perugia – Cityrumors.it

Velardi, la telefonata e la richiesta della chat protetta: il racconto dettagliato

Velardi ci affida un racconto dettagliato dell’accaduto. Pur continuando a non capacitarsi di come il suo nome sia finito all’interno del dossier. Ricorda che “le interrogazioni illegali di Striano in tre anni sono state più di 5000, di cui circa 800 “scremate”. Ma i nomi che oggi compaiono sui giornali (140, tra cui il mio), sono quelli spiati illegalmente e che diventeranno capi di imputazione nei confronti di Striano”. Scherza su ciò che definisce “la sacralità del rispetto delle procedure” italiane, che hanno poi portato alla diffusione del suo nome sui quotidiani. Poi attacca Striano: “Mi ha spiato illegalmente, ora lo Stato per mio conto lo sta accusando (grazie mille, signor Stato…), intanto sui giornali ci finisco io”

“L’unica conclusione – conclude Velardi – possibile (al di là delle ombre – quelle sì inquietanti – che si stagliano sul funzionamento del nostro deep state, e non da oggi) è che siamo e resteremo un paese da operetta. Perché, come sempre, tutto finirà in una bolla di sapone, tra rimpalli di responsabilità e accuse reciproche tra i politici. Con i cittadini messi in mezzo a cazzo di cane”.

 

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