Una storia terribile che vede come vittima una ragazza di soli quindici anni, aggredita da un uomo attualmente ricercato dalla polizia
Sembrano i volantini del far west. Quelli con la scritta “ricercato”, diffusi nelle varie città. Ma questa storia è ben distante da quelle dei film western, dove il buono alla fine vince sempre. È il racconto dell’ennesimo caso di molestie che ogni giorno viviamo nel mondo, la tragica esperienza vissuta da Emma. Ci troviamo presso la stazione di Lovanio, in Belgio, la ragazza appena quindicenne è scesa per cambiare il treno e salire su quello che la porterà ad Halle. Mentre attende serenamene al fianco del binario, le se avvicina in maniera intimidatorio un uomo.
Questo prima la infastidisce e poi inizia a seguire i suoi movimenti. Emma scappa, cerca di fuggire ma l’uomo la afferra tra due scompartimenti e la stringe a sé. La descrizione di quel che è accaduto viene fornita da Glenn Deherder della zona di polizia del Pajottenland. L’ispettore descrive il criminale: una persona che si contraddistingue facilmente dalle altre, per la cresta in testa che lo caratterizza. Afferrata la giovane la tiene sempre più stretta a lui, le tappa la bocca per evitare che possa strillare. La ragazza prova a chiedere aiuto, ma ogni tentativo è vano e mentre prova a divincolarsi, l’uomo rafforza la presa e la inizia a palpare.
Fortunatamente, dopo svariati tentativi e nonostante la paura, Emma riesce a scappare. Si lancia verso un vagone e sale, speranzosa di averlo seminato o comunque spinto a rinunciare, vista la presenza di altre persone. Nulla di tutto ciò. Presto l’uomo si riavvicina a lei, la continua a molestare anche davanti ad altri, ignorando totalmente ogni possibile intervento. A quel punto Emma, terrorizzata, prova il tutto per tutto ed estrae dalla tasca il suo cellulare. Sotto al tavolino compone il numero della polizia, sperando in un intervento, ma solo il gesto sembra bastare per aver salva la vita. Il molestatore abbandona il treno alla prima fermata possibile, ma non rinuncia a un’ultima intimidazione.
Una volta sceso bussa al finestrino al fianco di lei, prima di lasciare la stazione di Bruxelles Nord. Le forze dell’ordine sono tutt’ora a caccia di ‘quest’uomo con la cresta’, gli annunci si stanno diffondendo per tutta la Capitale belga, nella speranza di poterlo acciuffare. Nel frattempo, molti appelli vengono lanciati anche ai testimoni che hanno assistito alla scena, alcuni di questi si sono mossi per soccorrere Emma dopo l’episodio. La speranza è che la loro testimonianza possa offrire nuove prove per individuare il ricercato e far cadere la parola fine su questa storia.
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