Un nuovo e clamoroso modo di approcciare ai turisti: è stata studiata una campagna pubblicitaria incredibile, per rispondere alle esigenze dei turisti
Amsterdam e l’Olanda sono da sempre una delle zone più libertine e con regole particolari. Ma spesso (a causa della presenza di alcuni locali), molti turisti credono di poter fare quello che vogliono. E ad ogni ora. Ecco perchè la capitale olandese sta pensando di indirizzare i propri turisti attraverso un modo insolito, spiegando le regole e provando ad orientarli a secondo delle loro necessito. Non tutti sanno che in alcune parti della città è vietato fumare erba, mentre in alcuni luoghi è consentito. In molti ignorano che esistono delle zone con locali aperti tutta la notte e altre nei quali i pub hanno l’obbligo di chiudere intorno a mezzanotte. E che i quartieri a luci rosse hanno dei divieti precisi.
La decisione ha però portato ad inevitabili divisioni interne: il consiglio comunale non è del tutto entusiasta delle campagne speciali realizzate in passato. Secondo molti politici, i turisti continuano ad arrivare sperando di poter fare ed ottenere ogni cosa. Erik Bobeldijk, consigliere del PS, ha ribadito: “Un certo numero di persone è diventato un po’ più consapevole, ma tutti sono comunque venuti con l’idea che in Olanda si possa fare tutto. Che esisano luoghi in cui trovare tutto e campagne molto libertine. La leader del partito GroenLinks, Imane Nadif, sostiene le campagne, ma è anche preoccupata: “Vediamo molti influencer che si fanno pagare i viaggi per venire ad Amsterdam, con centinaia di migliaia di like. Se lo confronti con la campagna Stay-Away, stiamo raggiungendo un numero sufficiente di spettatori?”
Secondo Mbarki, il sito esistente per gli inglesi porterà a risultati migliori e promette una buona misurazione dell’effetto prima dell’estate. “Ma un influencer che ha una portata enorme…indirizzerà sempre le decisioni degli altri: dobbiamo essere realisti, anche perché Amsterdam è in cima alle liste delle mete da sogno per le persone. Per questo è importante pensare di evitare problemi ai residenti e indirizzare tutti nel modo migliore”
Allo stesso tempo, ha sottolineato che l’effetto di campagne come questa può essere visto solo in combinazione con le altre misure nel centro della città. “Possiamo guardare ogni misura separatamente e dire che non risolve tutto, ma riguarda anche la totalità. La campagna Stay-Away è una delle tante azioni”. Critiche feroci sono arrivate dal consigliere del CDA Rogier Havelaar: “Vorremmo vedere un’immagine diversa per la nostra città. Ecco perché facciamo siamo obbligati a studiare campagne di questo tipo. Allo stesso tempo, come arriviamo alla stampa internazionale? Molti pensano che Amsterdam sia il più grande bordello europeo e che il primo pensiero dell’amministrazione sia di legalizzare la cocaina. Che campagna di immagine è? Davvero vogliamo far passare il messaggio che ad Amsterdam si può fare tutto?”. Ma c’è anche chi la pensa diversamente. Per alcuni amministratori, la città è famosa proprio per queste libertà: “Ora vogliamo diventare quelli che impongono delle vacanze morigerate?”, si chiede Erik Schmit, consigliere del D66, che ritiene che nelle campagne elettorali sia stata prestata molta attenzione a ciò che Amsterdam non vuole essere. “Ho imparato che devi anche trasmettere ciò che vuoi essere”.
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