World Heart Day, lo specialista: “Ecco come curare il nostro cuore”

Nel giorno della Giornata mondiale del Cuore uno specialista spiega come prendercene cura evitando eventuali problematiche 

Oggi, 29 settembre, è come ogni anno il World Heart Day, ovvero la Giornata mondiale del Cuore. L’obiettivo dell’istituzione di questa ricorrenza è quello di sensibilizzare, e quindi informare, i cittadini sulla salute dell’organo più importante di tutti. La missione è quella di prevenire le malattie cardiovascolari, tema sul quale si è espresso, ai microfoni di Leggo, anche Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all’università Cattolica di Roma: “Le malattie cardiovascolari continuano ad essere la prima causa di morte nella popolazione adulta. In 7 casi su 10 è possibile prevenirle grazie alla prevenzione e ai progressi scientifici”. In questo senso diventa fondamentale intervenire, permettere alla popolazione di conoscere i rischi e i sintomi.

World Heart Day, lo specialista: "Ecco come curare il nostro cuore"
Un specialista spiega come prevenire le malattie cardiovascolari (Pixabay) – Cityrumors.it

Ancora Rebuzzi spiega quali sono: “I 3 sintomi principali, i cosiddetti ‘campanelli d’allarme” da non sottovalutare mai, anzi. In caso di palpitazioni (e quindi aritmie), giramenti di testa con la sensazione di cadere e un dolore al centro del petto occorre farsi visitare dal cardiologo senza perdere tempo”. Prevenzione, quindi, e attenzione a ogni minimo accenno di questi sintomi. Gli ‘eroi’ che preferiscono ignorare eventuali fastidi non trovano spazio in un Paese che sta combattendo per impedire spiacevoli ed evitabili epiloghi. Siate disponibili a farvi visitare, anche qualora dovesse trattarsi solo di un falso allarme.

Il cuore degli italiani e il suo controllo

Il cuore degli italiani, comunque, sembrerebbe essere in buona salute, almeno più di molti altri paesi a noi più o meno affini. Ancora Rebuzzi ci svela che il segreto risiede nell’alimentazione: “Noi siamo “maglia rosa” per l’alimentazione, ci piace la dieta mediterranea e poi perché prendiamo la vita con più leggerezza”ma c’è un ‘però’ “Tuttavia, siamo ‘maglia nera’ per lo sport. Facciamo poca attività fisica pur sapendo che la sedentarietà è tra i fattori di rischio modificabili, insieme a fumo, consumo eccessivo di alcol e droghe. Fattori che, a loro volta, possono causare malattie che incidono sulla salute del cuore. Ovvero obesità, diabete, ipercolesterolemia, iperglicemia, ipertensione”.

Il cuore degli italiani e il suo controllo
Gli italiani campione dall’alimentazione ma non dello sport (Pixabay) – Cityrumors.it

Apprese le possibili cause di malattie cardiovascolari, Rebuzzi spiega anche come poterle prevenire, facendo gli interessi del nostro cuore: “Oltre a modificare le abitudini scorrette come fumo, alcol, droghe e tenere sotto controllo i livelli di Ldl, il cosiddetto colesterolo ‘cattivo’, e di glicemia, è fondamentale il movimento. Basta percorrere ogni giorno 5 km a piedi o comunque svolgere un’attività fisica per 30-45 minuti almeno 3 volte alla settimana. Controllare poi la pressione arteriosa: gli uomini devono fare attenzione dopo i 40 anni e le donne quando sono in menopausa. Per chi è sano un controllo da effettuare una volta l’anno oppure ogni 4 mesi se si hanno fattori di rischio, tra cui familiari con problemi cardiovascolari”.

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