Ivan Zazzaroni difende José Mourinho e lo fa nel corso di una intervista che ha rilasciato sul canale Twitch di ‘Tv Play’
Ivan Zazzaroni non ci sta e difende, ancora una volta, José Mourinho. Un esonero che, anche il direttore del ‘Corriere dello Sport‘, non ha per nulla digerito. Lo ha fatto capire, chiaro e tondo, in un suo intervento a ‘Tv Play‘ sul canale Twitch. In questa occasione, però, non si è soffermato solamente sulla situazione dello ‘Special One‘ ma anche sugli arbitri italiani e, soprattutto, sulle ultime designazioni della Roma. Mosse che insospettiscono (e non poco) il noto giornalista.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “E’ un mio sospetto, ma le ultime tre designazioni, nei confronti della Roma sono stati: Rapuano, Aureliano e Orsato. Con quest’ultimo non ha vinto un derby neanche a burraco. Allora secondo me si sono tolti un peso fondamentalmente. Abbiamo visto criticare gli arbitri da parte di tutti anche in maniera molto più pesante. Il problema non è certamente questo“.
Designazioni arbitrali sospette? Parla Zazzaroni [VIDEO]
Dallo studio, Marco Giordano, vuole vederci più chiaro e domanda allo stesso Zazzaroni: “Direttore, stai dicendo che ci sono state delle designazioni scientifiche o un comportamento poco propenso ad essere equanime nei confronti della Roma?“.
La risposta del direttore del ‘Corriere dello Sport’ non si è fatta attendere: “Ci sono state delle designazioni che non ho capito. Con Rapuano ha avuto problemi, con Aureliano idem. Con Orsato ne ha fatti sette di derby e non è riuscito a fare bingo neanche una volta. Lascia stare l’atteggiamento dell’ultima partita che è stato certamente assurdo, ma la squadra sentiva moltissimo questa cosa. A prescindere da questo la Lazio (nella gara di Coppa Italia, ndr) ha meritato di vincere“.
Ivan Zazzaroni difende José Mourinho ed attacca gli arbitri. Dubbi sulle ultime designazioni, per il direttore del ‘Corriere dello Sport’, riguardante i giallorossi. pic.twitter.com/aUanOTzPRy
— linomedici (@linomedici1) January 17, 2024
In conclusione ribadisce: “Io dico semplicemente che conosciamo questo mondo. Fabrizio (Ravanelli in collegamento, ndr) ha lavorato nella Juventus in cui c’era un dirigente che poteva anche non piacere perché sapeva gestire lo spogliatoio ed il rapporto con arbitri e mondo federale. Servono anche queste cose, sono fondamentali. Una società è fatta anche di queste cose.
Non puoi mandare sempre avanti il parafulmine Mourinho in tutte le occasioni sapendo che alla fine si deve esporre. Rischiando anche di rimediare delle figure che non piacciono. Alla fine noi siamo tutti moralisti e pronti a criticare pesantemente gli atteggiamenti ed i comportamenti poi magari facciamo peggio“.