Il presidente ucraino rassicura tutti sull’andamento del conflitto (“Siamo in ripresa”), ma poi lancia l’allarme: “Putin ha nel mirino uno stato Europeo”
Volodimir Zelensky, preoccupa l’Europa. Secondo il presidente ucraino, Vladimir Putin non ha solo intenzione di proseguire la guerra con l’Ucraina, ma avrebbe messo nel mirino un Paese europeo di primo piano. Zelensky teme che l’offensiva russa riparta nei prossimi giorni e, oltre a chiedere con forza un aiuto all’Occidente, rilancia: “Se l’Ucraina dovesse uscire sconfitta, Putin non si fermerà. Dopo di noi toccherà al Kazakistan, agli Stati baltici, e poi a due nazioni europee di spicco”.
Il leader ucraino ha incontrato le truppe ed ha annunciato che, nel corso delle ultime settimane, la “situazione si è stabilizzata”. Un messaggio chiaro. Un segnale positivo dopo le ultime battaglie, che avevano visto l’Ucraina arretrare pericolosamente. “È meglio di due o tre mesi fa, quando avevamo una grande carenza di munizioni di artiglieria e vari altri tipi di armi. Non abbiamo visto affatto la grande, gigantesca controffensiva della Russia: non hanno avuto successo”. Ma Zelensky non si illude ed è convinto che Putin stia pensando ad una nuova offensiva. “Hanno completamente distrutto alcuni villaggi. Li stiamo tenendo a bada ora, ma a maggio o giugno, per esempio, ci sarà una nuova offensiva russa su larga scala”.
La richiesta agli Stati Uniti: “Sbloccate il pacchetto aiuti”
Il presidente ucraino ha ricordato che nelle ultime settimane si è verificato un incessante attacco missilistico russo ed intervenendo ad una televisione statunitense, ha ribadito la necessità di ricevere nuovi forniture di armi da parte dell’occidente. Il messaggio è rivolto soprattutto all’America. “I nostri alleati a volte sono molto contenti che stiamo stabilizzando la situazione. Ma non dobbiamo solo prepararci a questa offensiva, non dobbiamo solo stabilizzare la situazione. Abbiamo bisogno di aiuto ora”. La Russia non solo ha più scorte di munizioni, ma ha anche una potenza di fuoco con una gittata maggiore. “A Bakhmut e Avdiivka e Listshank e Soledar e così via, era molto difficile combattere se il tuo avversario può sparare con l’artiglieria su una distanza di oltre 20 chilometri, se non possiamo sparare così lontano”.
Zelensky chiede con forza agi Stati Uniti dei missili Patriot americani, in grado di abbattere i missili russi, e più artiglieria. Il presidente ucraino è intervenuto in una trasmissione statunitense per cercare di forzare la mano in vista dell’approvazione (da parte del consiglio statunitense), del nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina. Una situazione che al momento risulta in stand bye. Si tratta di un pacchetto da 60 miliardi di dollari, che da mesi attende la sua approvazione. Zelensky ha ribadito l’importanza di ricevere questi aiuti ed ha fatto un vero e proprio appello a Mike Johnson, il presidente repubblicano della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, per una rapida approvazione. “In questa situazione, è fondamentale che il Congresso autorizzi rapidamente gli aiuti statunitensi all’Ucraina”, ha affermato.
Zelensky lancia l’allarme: Putin vuole invadere la Polonia almeno metà della Germania”.
Per cercare di sensibilizzare il governo statunitense e tutti i Paesi dell’Occidente a continuare ad inviare aiuti, Zelensky ha deciso di alzare il livello, ipotizzando nuovi e pericolose derive del conflitto. Secondo il leader ucraino, l’Ucraina deve vincere la guerra, perché “con ogni villaggio che perde, diventa più debole sul fronte interno”. E lo ha collegato a un avvertimento: “E se l’Ucraina perde, Putin non si fermerà qui. Ora siamo noi, e poi il Kazakistan, gli Stati baltici, la Polonia e la Germania. Almeno metà della Germania”. Zelensky rimane dell’opinione che Putin voglia riportare l’ex Unione Sovietica al suo antico onore e gloria e ai suoi ex confini. “Anche domani, i missili possono volare verso qualsiasi paese. Questa aggressione, e l’esercito di Putin, possono arrivare in Europa. Possono venire negli Stati Uniti. E poi i soldati americani dovranno proteggere l’Europa, perché sono Stati membri della NATO”.
La guerra a Gaza e le ripercussioni sull’Ucraina
La guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza è stata un duro colpo anche per Zelensky. Le attenzione politico militari che hanno accompagnato l’attacco nel territorio palestinese hanno creato un contraccolpo anche all’Ucriana. Hanno infatti avuto il “potere” di distogliere l’attenzione generale nei confronti della guerra tra l’esercito di Putin e quello di Kiev.”Naturalmente, riconosciamo che questo è un disastro umanitario”, ha detto. “Ma ha anche distolto l’attenzione dall’Ucraina. Questo è un dato di fatto. E se perdi l’attenzione, vince la Russia”. Secondo Zelensky, il presidente russo Vladimir Putin ha anche sfruttato l’attentato al teatro moscovita per accusare l’Ucraina e sfruttare la situazione per averne un vantaggio in termini politici. L’attentato è stato infatti rivendicato dall’Isis, ma il presidente russo ha continuato ad insinuare che l’Ucraina fosse in qualche modo responsabile.
Parole che hanno scatenato la furiosa reazione di Volodymr Zelelensky: “Anche dopo che l’Isis ha rivendicato la responsabilità!”, ha detto indignato il presidente ucraino “Putin ha continuato ad accusare noi. Queste insinuazioni sono ridicole. A Putin non interessa chi c’è dietro: lo sta usando per radunare la società russa dietro di sé”. Zelensky inquadra quindi la guerra tra Ucraina e Russia come “una guerra contro la democrazia, contro i valori, contro il mondo intero. Alcuni in Occidente possono essere stanchi di sentire questo messaggio, ma solo le persone che sono stanche di non essere in guerra, che non sanno cosa sia la guerra e che non hanno mai perso i loro figli”.