Alimenti di questo tipo sono molto pericolosi per la salute: l’ultima scoperta a riguardo ha lasciato tutti senza parole
Una ricerca condotta dal Ceinge Biotecnologie avanzate ‘Franco Salvatore’ ha scoperto novità importanti riguardo il famoso ‘cibo spazzatura’. Infatti, non solo è una delle prima cause di obesità e sovrappeso nei bambini, ma è stato scoperto che facilita di molto anche la comparsa di allergie alimentari. I ricercatori hanno rilevato un aumento significativo dei casi (34%), in particolare nei bambini sotto i 3 anni. Il motivo principale di questo innalzamento sembrerebbe essere proprio l’elevato consumo di alimenti ultra-processati.
Secondo il team guidato da Roberto Berni Canani, ordinario di Pediatria, gli alimenti più pericolosi sono quelli a basso valore nutrizionale e con un elevato contenuto di grassi o zuccheri. Il professore ha spiegato tutto in questo modo: “La composizione dei cibi ultra-processati si può semplicemente sintetizzare così: sono molto ricchi di quello che fa male e poco o niente di quello che fa bene. Sono ricchi di zuccheri, sale, carboidrati e grassi idrogenati e poveri di fibre, proteine, vitamine e minerali. Il loro successo dipende da altro: sono buoni e sono pronti da mangiare subito, al massimo dopo un veloce passaggio nel forno a microonde. Secondo uno studio recente condotto negli Usa, il 67% delle calorie della dieta di un bambino proviene oramai da alimenti ultra-processati. È una tendenza in forte crescita anche in Italia”.
Poi continua: “Abbiamo valutato comparativamente il consumo di alimenti ultraprocessati in una popolazione di pazienti pediatrici affetti da allergia alimentare e in una popolazione di bambini sani. Ebbene, il consumo di alimenti ultra-processati era quasi il doppio nei bambini che avevano sviluppato allergia alimentare rispetto ai bambini sani. In più, con una tecnica non invasiva che permette di studiare l’accumulo delle sostanze dannose presenti in questi alimenti nella pelle dei bambini, utilizzata per la prima volta in età pediatrica in questo studio, abbiamo dimostrato un accumulo molto maggiore di queste sostanze nei tessuti dei bambini affetti da allergia alimentare”.
E l’esperto Roberto Berni Canani conclude: “I risultati di questo studio sono di grande importanza per la comprensione delle cause del preoccupante trend in continuo aumento di incidenza e prevalenza dei casi di allergia alimentare in età pediatrica nel mondo occidentale e aprono la strada a una importante, semplice ed economica strategia di prevenzione: ridurre drasticamente il consumo di alimenti commerciali ultra-processati e favorire il consumo da parte dei nostri bambini di alimenti freschi e ricchi di frutta, verdure, olio d’oliva, pesce e legumi. Meglio se cotti a basse temperature”.
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