Le bandiere della Palestina non potranno essere portate all’interno dell’Arena di Malmö dove si esibiranno i cantanti in gara della rassegna canora, saranno permesse solo quelle della nazioni partecipanti
Il delicato momento che stiamo attraversando nel mondo ha imposto una scelta drastica che comunque non ha mancato di alimentare le prime polemiche. Chiunque tenti di portare con sé una bandiera palestinese o un cartello con un messaggio politico all’interno dell’arena della Capitale svedese verrà fermato all’ingresso dalle guardie. Le istruzioni, infatti, prevedono che possono essere introdotte all’interno del teatro solo le bandiere delle 37 nazioni partecipanti, inclusa dunque anche quella di Israele.
L‘Eurovision Song Contest, noto anche come Eurovision, è un festival musicale internazionale nato nel 1956 a Lugano e organizzato annualmente dai membri dell’Unione europea di radiodiffusione. Coinvolge 41 artisti in rappresentanza di 41 Paesi e si è svolto ogni anno dal 1965, fatta eccezione per il 2020 a causa della pandemia di Covid. È uno dei programmi televisivi musicali di livello internazionale più longevi di sempre e, secondo i dati di ascolto, è l’evento non sportivo più seguito al mondo.
Il festival della canzone europea
L’Eurovision Song Contest ormai anche in Italia è vissuto come appuntamento fisso, dopo Sanremo. Oltre alla vittoria dei Maneskin nel 2021 a rendere l’Eurovision uno spettacolo pop anche per il pubblico italiano ha contribuito l’edizione 2022, che si è svolta a Torino, vinta proprio dall’Ucraina con la Kalush Orchestra, che ha dovuto chiedere di spostare l’evento a causa della guerra. Ecco perchè l’Eurovision Song Contest è sempre più spettacolo di unione e pace. Non sorprende quindi la decisione presa oggi dagli organizzatori svedesi dell’edizione 2024. Nell’arena di Malmo, dove si svolgerà lo show trasmesso in diretta in tutta Europa, verranno bandite le bandiere palestinesi. L’EBU, l’Unione europea di radiodiffusione nonché organizzatore dell’evento canoro, ha infatti specificato che non saranno ammesse bandiere palestinesi e cartelli con messaggi o simboli politici. La motivazione dietro questa decisione è stata spiegata come un tentativo di mantenere l’evento apolitico e di evitare qualsiasi disturbo che potrebbe compromettere il suo successo. Tuttavia questa scelta ha suscitato una serie di critiche da parte di coloro i quali vedono nella partecipazione di Israele proprio un aspetto politico e anche parecchio controverso. L’unica eccezione sarà per la bandiera arcobaleno, da sempre simbolo di pace.
Polemiche sulla decisone presa
A partecipare all’edizione di quest’anno alla Malmö Arena, dal 7 all’11 maggio, in rappresentanza di 37 nazioni, saranno ventisette cantanti solisti (diciotto donne, nove uomini), sette duetti (tre maschili, uno femminile, tre misti) e tre gruppi (due misti e uno maschile). L’Italia sarà rappresentata da Angelina Mango che si esibirà sul palco con “La noia”, la canzone con la quale ha vinto l’ultima edizione del Festival di Sanremo. E’ la settima volta che la kermesse si svolge in Svezia, grazie alle sette vittorie del Paese scandinavo, record del concorso a pari merito con l’Irlanda, ma mai come questa volta lo spettacolo musicale si svolgerà in un clima di tensione e polemiche. La situazione infatti si preannuncia delicata nella città svedese, dove sono attese proteste di gruppi filo-palestinesi che in questi giorni hanno già organizzato raccolte firme e altri atti di protesta chiedendo l’esclusione di Israele dalla competizione. La polizia svedese ha già fatto sapere che la sicurezza sarà rigorosa e ha fatto anche riferimento alla minaccia del terrorismo, poi oggi è arrivato l’annuncio del divieto di introdurre nell’arena le bandiere palestinesi, proprio per evitare qualsiasi riferimento a quella che dovrà restare solo e soltanto una gara musicale.