Amanda Lear colpita dalla tragica morte del marito in un incidente: una notizia che ha sconvolto tutti.
Amanda Lear ha vissuto un’esperienza devastante che ha segnato profondamente la sua vita: un’intensa storia d’amore spezzata da un tragico evento che ha lasciato cicatrici indelebili nel suo cuore. Amanda ha amato intensamente Philippe Malagnac, e ancora oggi, con coraggio, condivide la bellezza e il dolore di quei momenti.
Nel corso di un’intervista, ha fatto emergere il suo pensiero sull’amore, ricordando Alain-Philippe come il suo più grande amore, nonostante le sfide e la sua prematura scomparsa. Il loro legame, celebrato con un matrimonio a Las Vegas nel lontano 1979, ha resistito al passare degli anni e delle difficoltà. L’incidente che ha portato via Philippe è stato un terribile incendio che ha distrutto la loro casa, lasciando Amanda sola con i pezzi del suo cuore spezzato e un’immensa tristezza che sembrava non potesse mai svanire.
Il dolore di Amanda Lear
Ma Amanda non si è arresa al dolore. Ha affrontato il suo percorso di guarigione con la determinazione di un guerriero, trasformando il suo dolore in una lezione di vita: “Spesso mi chiedo se parlo di lui come grande amore per via della sua morte improvvisa.” – ha raccontato Amanda – “Se non fosse morto, magari, oggi avremmo divorziato. Al mio analista ho chiesto per anni quando sarei riuscita a voltare pagina. Lui mi rispondeva sempre: ‘Mai’. I lutti si metabolizzano col tempo. Vanno vissuti. La rabbia si trasforma in disperazione per diventare, dopo un bel po’, accettazione”. Ha poi continuato: “La vita ci insegna che i soldi vanno e vengono, ma i veri tesori sono i legami umani,” ha riflettuto Amanda. “Il mio dolore mi ha reso più consapevole della fragilità della vita e dell’importanza di amare senza riserve.”
Con una saggezza matura e una dose di irriverenza, Amanda ha riflettuto anche sull’importanza di accettare i lutti e di permettere al tempo di svolgere il suo corso nella cicatrizzazione delle ferite dell’anima. Ha anche rivelato di essere un’anima ribelle, definendosi una “traditrice seriale”, e ha condiviso il suo legame speciale con la preghiera, in particolare con Santa Rita da Cascia, a cui si rivolge con devozione.
Adesso, a 84 anni, ha trovato la sua pace interiore, non sentendosi più in dovere di inseguire ambizioni sfrenate o di cercare di essere ovunque contemporaneamente. Contrariamente alle voci che la circondano, Amanda ha ribadito che la sua ricerca non è quella di un compagno romantico, ma piuttosto di pace interiore e autenticità.