Tutti sappiamo chi è il padre di Asia Argento ma nessuno sa che anche il bisnonno era una celebrità molto famosa in tutto il mondo.
Bella, carismatica e di grande talento: Asia Argento si è sempre distinta per la sua forte personalità nonché per le sue capacità attoriali. Del resto avendo alle spalle un grande nome come quello del padre, il regista Dario Argento, Asia è cresciuta a “pane e cinema” fin da piccola.
Il papà di Asia, infatti, è uno dei più grandi registi di horror non solo in Italia ma nel mondo e, si sa, buon sangue non mente. Asia Argento è salita agli onori della cronaca anche per la sua lunga storia con il musicista ed ex giudice di X-Factor Morgan con cui ha avuto una figlia.
Ma l’attrice, oltre ad essere figlia di un regista famoso ed ex di un musicista rinomato, ha anche un bisnonno che era una celebrità in tutto il mondo. Non immaginerete mai che cosa faceva il bisnonno di Asia Argento: la storia è davvero da brividi.
Asia Argento: non immaginerai mai chi era suo bisnonno
Asia Argento è una delle attrici di punta del panorama cinematografico italiano: bella, di talento e dotata di una personalità magnetica. Asia è uno di quei personaggi senza mezze misure: o la sia ama o la si odia. Oltre ad avere un padre famoso, l’attrice aveva anche un bisnonno altrettanto famoso. Scopriamo chi era.
Il bisnonno di Asia Argento a differenza di quanto si potrebbe immaginare, non aveva nulla a che vedere con il mondo del cinema. Nato a Torino nel 1883 e morto a Roma nel 1947, il bisnonno di Asia era Alfredo Casella, un celebre compositore, pianista e direttore d’orchestra. Attualmente si trova sepolto nel cimitero del Verano di Roma.
La storia di Alfredo Casella è curiosa: iniziò a studiare musica quando era ancora molto piccolo e a soli 13 anni fu ammesso al conservatorio di Parigi, ma dopo appena due anni decise di abbandonare la scuola e di proseguire da solo il suo cammino, da autodidatta. Scelta sicuramente azzardata ma che, in seguito, si rivelò vincente.
Infatti la carriera del bisnonno di Asia Argento fu lunga e gloriosa: nel 1908 esordì come direttore d’orchestra a Monte Carlo. Il rientro in Italia avvenne qualche anno più tardi, durante la prima guerra mondiale quando divenne docente di pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Nel 1917 fondò la Società Nazionale di Musica. Infine nel 1930 si unì ad Arturo Bonucci – violoncellista – e Alberto Poltronieri – violinista – per fondare il Trio Italiano. I tre ottennero una grandissima fama in tutto il mondo e non solo in Italia. La morte arrivò 17 anni dopo, al culmine di una carriera davvero incredibile.