Lo stesso Carlo Conti, durante la conferenza stampa quotidiana, ha annunciato la presenza in apertura di serata del celebre comico e attore toscano
Continua a macinare record di ascolti l’edizione numero 75 del Festival di Sanremo 2025 che vede Carlo Conti, a dieci anni di distanza, tornare sul palco del teatro Ariston, come conduttore e direttore artistico della celebre rassegna canora italiana. Anche la terza serata, come le prime due, ha visto ascolti superiori alle corrispondenti serate dell’edizione dello scorso anno condotte da Amadeus.

Carlo Conti ha annunciato, nella consueta conferenza stampa, la presenza di Roberto Benigni sul palco dell’Ariston. Quindi per la settima volta l’attore e regista premio Oscar sarà protagonista della kermesse canora. Dal celebre bacio con Olimpia Carlisi, datato 1980, all’omaggio alla Costituzione nel 2023 alla presenza del presidente Mattarella, il celebre artista ha sempre regalato performance indimenticabili.
Arriva l’uragano Benigni al Festival
“Per me è un grande sogno, è un ospite che avevo sempre invitato nei miei precedenti Festival, ma non era mai stato con me. Con lui apriremo, farà un grande saluto a suo modo, con allegria, entusiasmo, energia e mi ha detto che deve fare un annuncio”. Queste le parole con cui Carlo Conti in conferenza stampa stamattina ha annunciato con entusiasmo che ad aprire la serata di oggi del Festival di Sanremo ci sarà con lui Roberto Benigni. Per il celebre artista toscano quella di stasera quindi sarà la settima partecipazione al Festival e ogni volta sono state presenze che non sono certe passate inosservate. La prima volta di Benigni al Festival è datata 1980 da conduttore insieme all’attrice Olimpia Carlisi.

Benigni si presentò in smoking e sul palco del Teatro Ariston si concesse un lunghissimo, appassionato bacio proprio con la Carlisi. Ma quella fu soprattutto l’edizione del “Wojtilaccio” lanciato in diretta nazionale con cui si rivolse a Papa Giovanni Paolo II. Una famigerata definizione che suscitò infinite polemiche e finì addirittura in Parlamento. Proprio a causa di questo “contrattempo” passarono ben 22 anni prima di rivederlo sul palco dell’Ariston, quando nel 2002 fu invitato da Pippo Baudo. La sua esibizione fu caratterizzata da una satira pungente e da riferimenti all’attualità politica, confermando la sua capacità di unire comicità e critica sociale.
L’entrata a cavallo nel teatro
Nel 2009, il cinquantanovesimo Festival di Sanremo, condotto da Paolo Bonolis, vede un Benigni che, dopo aver sceso la scalinata con le spalle rivolte al pubblico a quattro zampe, ne ebbe per tutti: travolgente tra satira politica e diritti dei gay. Nel 2011 si superò entrando all’Ariston addirittura a cavallo e con tanto di bandiera tricolore sventolante per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Raccontò anche l’esegesi dell’Inno di Mameli.

Nel 2020, nell’edizione condotta da Amadeus, pizzicato laggiù dove non batte il sole come venti anni prima fece con Pippo Baudo, Benigni recitò “Il Cantico dei Cantici” per 40 minuti, un momento davvero catartico. L’ultima volta prima di stasera al Festival di Sanremo fu due anni fa, nel 2023, nell’dizione condotta ancora da Amadeus, dove l’attore toscano si presentò con un monologo sulla Costituzione, alla presenza straordinaria del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ora arriva la sua settima volta e possiamo essere sicuri che anche stasera ne vedremo e ne sentiremo delle belle!