Carlo Conti ha annunciato i co-conduttori e le co-conduttrici del Festival di Sanremo, ma c’è ancora l’embargo su Pieraccioni e Panariello.
Sanremo 2025 prende forma. I co-conduttori e le co-conduttrici sono state annunciati da Carlo Conti, Direttore Artistico di questa edizione della kermesse. Una responsabilità importante per lui, che torna all’Ariston dopo i fasti di Amadeus e Fiorello, impossibile fare confronti e, forse, non è nemmeno necessario. Basilare, invece, tenere alti gli ascolti.
La manifestazione deve tornare a essere di punta, come accaduto nelle scorse edizioni. Si teme un passo indietro in termini di appeal, specialmente rispetto all’interesse dei giovani per la manifestazione. Conti ha cercato di equilibrare le scelte musicali, con una ricca varietà di concorrenti in gara: da Massimo Ranieri a Fedez, passando per Elodie, fino al ritorno di Rose Villain.
Carlo Conti scioglie il nodo co-conduttori
Ci sono poi le curiosità legate a Cristicchi e Brunori Sas, ma aver cambiato radicalmente approccio – senza puntare eccessivamente sulla radiofonia dei brani – potrebbe avere qualche riscontro negativo verso il pubblico più giovane. Evitare questo è possibile con lo spettacolo che la kermesse canora deve offrire.
Ancora massima la riservatezza circa i super ospiti: possibile, non confermata, la presenza di Angelina Mango sul palco dell’Ariston. Poi ci sarà spazio per l’intrattenimento. Nomi ancora non se ne fanno, ma la comicità sarà la grande protagonista della manifestazione canora. Anche – non solo – grazie all’apporto di Geppi Cucciari e Katia Follesa nella città dei fiori.
Rebus Pieraccioni-Panariello
Non è finita qui: la prima serata della manifestazione, stando alle indiscrezioni, Conti dovrebbe condurla in solitaria. Questo – per liturgia e trascorsi dell’evento – non è previsto. Infatti il celebre conduttore ha detto che sta cercando di “convincere” due amici storici: i nomi non sono stati citati, ma è naturale – rispetto sempre alla storia proposta da Conti – che si tratti di Pieraccioni e Panariello. Insieme hanno vissuto larga parte della carriera e, nel passato recente, hanno anche riportato le loro performance a teatro.
Vorrebbero fare la stessa cosa all’Ariston, ma non c’è ancora conferma. Sebbene si tratti di un assenso implicito, come dimostra il silenzio di questi giorni. Fino a che punto ci sarà questa riservatezza? La risposta è semplice: fin quando il clima del pubblico non sarà diverso. Infatti l’eventualità di vedere Pieraccioni e Panariello, con Conti a tenere le fila, non sembra aver entusiasmato troppo gli utenti social.
Il motivo dell’embargo
La platea telematica, pensando di vederli all’Ariston, si divide: gli “sfavorevoli” – al momento – sembrano essere in vantaggio sui “favorevoli”. Il mondo non si misura soltanto con i social, ma le piattaforme restano un buon indicatore dell’atmosfera che si respira. Quindi Conti, al momento, non conferma nulla ma lascia intendere.
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All’80% il trio sarà presente all’Ariston nella serata di apertura, ma ci sono ancora molti dubbi su quello che sarà proposto. La serata di apertura rappresenta anche quella con maggiore tasso di rischio: l’inizio, da sempre, fornisce l’impronta del Festival e Conti non ha la minima intenzione di partire sotto tono. L’impressione, dunque, è quella di puntare sugli amici e colleghi di sempre ma con la consapevolezza che dovranno portare originalità e divertimento. Fuori dai soliti schemi visti finora.
Tra suspense e social
Divertire è nel loro DNA, il grande interrogativo riguarda il come: non è possibile, almeno rispetto a quanto si legge sui social, pensare di portare all’Ariston una “replica” dello spettacolo che hanno recitato in giro per l’Italia qualche hanno fa: in primis è già conosciuto, in secundis televisivamente rischia di favorire l’effetto boomerang.
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Carlo Conti sceglie la strada del silenzio non solo per aumentare l’appeal, ma anche per mettere a punto una strategia vincente che rifugga dalla prevedibilità e garantisca il giusto tasso di emozioni. Perchè, citando Baudo, Sanremo è Sanremo.