Caso Tiziano Ferro, bufera su Mara Maionchi: il Codacons chiede di utilizzare il pugno duro alla Rai nei confronti del personaggio televisivo
E’ bastata una intervista rilasciata a “Belve” che ha scatenato una vera e propria bufera. Protagonista Mara Maionchi, vittima Tiziano Ferro. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’Eurovision Song Contest (che il personaggio televisivo condurrà insieme a Gabriele Corsi), dal 7 al 12 maggio, la Maionchi ha risposto ad alcune domande dei giornalisti sul cantante di Latina. Le sue parole hanno fatto infuriare non poco il Codacons che ha voluto rivolgere un appello immediato.
La richiesta dell’associazione è molto semplice: rimuoverla dal suo incarico a pochi giorni dall’inizio della manifestazione musicale. Il tutto è stato comunicato con una nota. Soprattutto dopo le ultime notizie apparse sui social media in merito alle “pressioni” che la donna avrebbe effettuato su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica.
Caso Ferro, Codacons alla Rai: “Rimuovere Maionchi da conduzione Eurovision”
Il Codacons, sempre in una nota, ha spiegato che le affermazioni della Maionchi, per quanto riguarda il peso e l’aspetto fisico del cantante, possono risultare del tutto diseducative e potenzialmente pericolose. Allo stesso tempo, però, la discografica si è provata a giustificare in merito alle sue dichiarazioni che hanno fatto molto rumore. Cosa ha detto? Che essere magri aiuta ad avere successo.
Il Codacons ha continuato dicendo: “Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita“.
Sempre ritornando sull’argomento Tiziano Ferro la Maionchi ha precisato: “Avrei voluto mantenere un rapporto con Tiziano Ferro. Abbiamo fatto tanta fatica insieme. Mi sarebbe piaciuto ogni tanto un “Ciao, come va?” oppure “Buon Natale” Forse non ci siamo capiti e mi dispiace. Ho raccontato la verità sulla riconoscenza, preferisco quella umana a quella economica“.
Ci tiene a precisare di aver escluso pressioni sul peso e omosessualità negata agli inizi della carriera: “Secondo me non era giusto che un ragazzo così giovane pesasse così tanto. Non è salutare. Penso di avergli dato dei consigli buoni in buona fede. Le canzoni sono quelle che contano e lui aveva buone canzoni. Il discorso vale anche per l’omosessualità. Lo spettacolo ha questa esigenza”.