Castello delle Cerimonie: che fine faranno i lavoratori

Castello delle Cerimonie: che fine faranno i lavoratori? Tutti gli aggiornamenti da Sant’Antonio Abate, provincia di Napoli. 

I circa trecento lavoratori della Sonrisa, conosciuta in Italia come Castello delle cerimonie, attendono di capire quale sarà il loro futuro. Non appena il provvedimento della Corte di Cassazione sarà trasmesso al Comune di Sant’Antonio Abate, le notizie saranno più certe.

Al momento attende l’applicazione della confisca sancita dalla Suprema Corte anche la famiglia Polese, con in testa donna Imma, figlia di Antonio, ex boss delle cerimonie diventato famoso per il programma di Real Time.

Castello delle Cerimonie: che fine faranno i lavoratori
Castello delle Cerimonie: che fine faranno i lavoratori (Foto La Sonrisa) – cityrumors.it

Il prefetto di Napoli: “Caso chiuso”

Circa una settimana fa, a margine di un vertice sull’ordine e la sicurezza che si è tenuto a Castellammare di Stabia, il prefetto di Napoli Miche Di Bari ha definitivamente chiuso la vicenda: “È un caso chiuso con una vicenda di lottizzazione abusiva accertata dalla magistratura”.

Castello delle Cerimonie: “Affronteremo problema occupazionale”

La Corte di Cassazione ha deciso di affidare la struttura al Comune di Sant’Antonio Abate, che dovrà utilizzarla per il bene della comunità: “Il destino della struttura è segnato. Ho incontrato il sindaco e ci rivedremo una volta che avrà a disposizione la sentenza, ma solo per valutare come affrontare il problema occupazionale determinato dalla chiusura”, ha aggiunto Di Bari.

Castello delle cerimonie, la sindaca di Sant'Antonio Abate: "Valuteremo soluzioni per i lavoratori"
Castello delle cerimonie, la sindaca di Sant’Antonio Abate: “Valuteremo soluzioni per i lavoratori” (Ansa Foto) – cityrumors.it

Sindaca: “Valuteremo soluzioni per i lavoratori”

Il Castello delle Cerimonie quindi, dovrà chiudere, ma le istituzioni hanno a cuore il futuro dei lavoratori. La sindaca di Sant’Antonio Abate Ilaria Abagnale in un post su Facebook del 24 febbraio, ha scritto: “In linea con l’impegno preso nei confronti dei lavoratori, ho richiesto e ottenuto un incontro con il prefetto di Napoli Michele Di Bari, per discutere delle preoccupazioni legate alle vicende della struttura ricettiva La Sonrisa. Durante l’incontro ho sottolineato l’importanza di affrontare con urgenza la questione occupazionale dei dipendenti coinvolti, nonostante la sentenza definitiva di confisca emessa dalla Corte di Cassazione – non ancora notificataci – confermi il passaggio della struttura a patrimonio del nostro Comune. Il prefetto ha mostrato apertura verso la problematica e si è reso disponibile a organizzare un incontro nei prossimi giorni per esplorare le possibili soluzioni”.

Gestione cookie