Adriano Celentano è nel mirino. Dopo lo scontro dialettico a distanza con Teocoli, anche un altro ex membro del clan si ribella: l’attacco.
Da molleggiato ad amareggiato. Adriano Celentano sta vivendo un momento molto particolare: lontano dai riflettori per scelta, eppure sempre protagonista sulle prime pagine dei giornali. Il merito – in parte – è di Teo Teocoli. Ex amico di una vita che, recentemente, è tornato a parlare della fine dei rapporti con il cantautore.
Un addio, all’amicizia, ma non al passato che l’interprete comico non si spiega. 5 anni di silenzi: immediatamente dopo Adrian – programma Mediaset andato male sul piano degli ascolti – i rapporti si sono raffreddati fino a cessare del tutto. Teocoli ha tentato più volte un riavvicinamento senza successo.
Celentano, la lite con Teocoli e non solo
L’ultima occasione in cui l’interprete lo ha chiamato in causa è stato il podcast Tintoria con Stefano Rapone e Daniele Tinti: “Non so che fine ha fatto: sono triste per questo. Forse è morto, chi lo sa. Almeno faccia un ‘Ciao, ragazzi’ dei suoi”. Parole che hanno messo in moto il molleggiato che evita di mostrarsi sui social, ma attraverso il proprio account Instagram scrive: “Teo, non essere triste, sennò mi intristisco anche io. Se non ti rispondo al telefono è perchè ti voglio bene. Tu continua a provare, ma tanto io non rispondo”.
Il solito messaggio che può capire soltanto chi conosce Celentano da vicino. Infatti, Teocoli – come ha fatto presente al Corriere della Sera – eviterà di cercarlo ancora. Sul tema è intervenuto anche Saviano: il giornalista e scrittore ha precisato: “Nelle parole di Adriano io ho visto infinita saggezza. Evitare di parlare per non rovinare un’amicizia bella, ma conclusa”.
Il retroscena sul clan: parla Ricky Gianco
Insomma ciascuno ha detto la propria: chi difende il molleggiato e chi, invece, prende le parti di Teocoli. Restando in tema di amici che tornano, a parlare di Celentano ci pensa anche Ricky Gianco. Ex membro del clan: gruppo di persone che Celentano aveva accanto agli inizi. Erano veri e propri artisti sotto l’egida del cantautore, il quale si dilettava anche al cinema. Erano gli anni ’80. Forse anche prima. Gianco stava accanto a Celentano e creava, valutava progetti, proponeva idee.
Oggi le cose sono cambiate: l’uomo – intervistato dal quotidiano La Stampa – rivela che Adriano Celentano, oltre ad essere un genio contemporaneo, era quasi un despota. “Quel clan – afferma Gianco – sembrava più una corte con un sovrano. Lui voleva tutti intorno. Io, alla fine, mi sono allontanato perchè preferivo avere una vita. Avevo i miei impegni, una ragazza, mi ero addirittura comprato un’auto nuova. Adriano voleva soltanto che fossimo lì mentre lui faceva cose come giocare a biliardo o comporre. Addirittura mi ha anche scippato una canzone. Era un gran pa****lo, ma unico nel suo genere”.
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Un’icona sempre attuale
Ennesima sentenza di chi ha vissuto un periodo della propria vita accanto all’icona del cantautorato italiano. Celentano inesistente, si chiama così su Instagram, ma ancora protagonista nelle vite altrui. Non sempre in positivo, ma d’altronde il successo è sapersi trasformare lasciando comunque un ricordo. Canta che ti passa, si potrebbe dire, i ritornelli di Celentano però non hanno affievolito l’amarezza di alcuni dei suoi amici più cari.