Claudio Amendola, al Messaggero, rivela che I Cesaroni sono in stand-by. Il motivo del rinvio è nelle parole del regista. Gli scenari.
La Garbatella era pronta a tornare protagonista sul piccolo schermo. Poi qualcosa è andato storto. Questo lascia intendere, nemmeno troppo velatamente, Claudio Amendola riguardo al ritorno in tv dei Cesaroni. La fortunata serie Mediaset, basata sul lavoro dei colleghi spagnoli “Los Serranos”, che ha caratterizzato il palinsesto televisivo nei primi anni Duemila, doveva tornare con un sequel. Tutto era pronto per cominciare: Amendola, a differenza del passato, oltre a vestire i panni dell’iconico oste, avrebbe preso in mano anche la regia del prodotto.
L’interprete ha già avuto esperienze, dietro la macchina da presa, sul piccolo e grande schermo. L’esempio più recente sono i fortunati ascolti del Patriarca su Canale 5. Le vicende di Remo Bandera, infatti, avranno anche un secondo capitolo. La serie è già al doppiaggio, manca solo la messa in onda. Situazione radicalmente diversa per I Cesaroni. La confessione, in tal senso, arriva proprio da Amendola: “Il ciak dei Cesaroni a ottobre-novembre è rimandato”.
“La serie slitta in avanti per motivi seri, importanti. Preferirei non parlarne. Spero si faccia”. Il regista non si sbottona, ma qualcosa è possibile ricostruire: l’ipotesi dei Cesaroni prende vita l’estate dello scorso anno, quando gli addetti ai lavori si rendono conto che le repliche su Netflix delle stagioni passate regalano ancora ascolti d’oro.
Allora Mediaset chiama Amendola e gli propone un sequel: l’attore e regista accetta. Comincia a lavorare. Scrive la sceneggiatura, contatta i membri storici del cast: da Fassari a Tortora passando per Matteo Branciamore e Niccolò Centioni (attore che ritroviamo anche ne “Il Patriarca”). Alcuni accettano, altri voltano le spalle all’idea del sequel.
Una su tutti è Alessandra Mastonardi che considera quell’esperienza chiusa. Insomma ci sono tanti sospesi, ma il casting prosegue con l’indiscrezione che Elena Sofia Ricci abbia accettato di partecipare anche soltanto per un cameo. Il passare del tempo, però, ha animato anche un certo dissenso social: gli utenti vedono in parte con piacere l’opportunità di ritrovare I Cesaroni, ma al contempo ritengono che – in mancanza di una sceneggiatura valida – potrebbe rivelarsi un flop.
In altre parole: il pubblico è incerto. Ama le repliche, ma a oggi non è dato sapere in che modo prenderebbe un’operazione nostalgia di questo genere. Dato che, nella storia, potrebbero mancare alcuni fra i personaggi cardine. Anche Matteo Branciamore sembrava essere titubante all’idea di tornare a vestire i panni di Marco Cesaroni.
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Tutto resta in piedi, ma Mediaset potrebbe aver preferito bloccare ogni cosa per dare priorità a prodotti – in questo momento – più funzionali. Anche in termini di pubblicità. Il Biscione non può permettersi rischi. I Cesaroni torneranno solo quando ci saranno le condizioni per vederli nuovamente sulla cresta dell’onda. Amendola aspetta una risposta, e non solo lui.
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