Il Concerto di Capodanno a Roma salta definitivamente: Tony Effe ha complicato le cose al Sindaco Gualtieri. I rischi per il Primo Cittadino.
Il Concerto di Capodanno a Roma rischia di saltare. L’annullamento è quasi certo, a far annullare tutto è stata la ribellione dei partecipanti. I quali, dopo aver visto allontanare Tony Effe (cantante prima chiamato dal Comune e poi allontanato a causa dei suoi testi giudicati non all’altezza), hanno rifiutato l’invito di Gualtieri inneggiando alla censura.
Si sono susseguiti, infatti, nell’arco degli ultimi giorni comunicati di vicinanza all’ex Dark Polo Gang. “La musica – si legge in alcuni estratti social degli artisti – va lasciata circolare sempre. Anche quando fa discutere”. A ripetere lo stesso concetto in modalità diverse ci hanno pensato Emma Marrone, Giorgia Todrani, Mahmood, Mara Sattei e tanti altri. I partecipanti al Concertone di San Silvestro, dopo l’allontanamento di Tony Effe, hanno detto no e la Giunta Gualtieri si è ritrovata in un impasse.
Concerto di Capodanno a Roma: si va verso lo stop
L’evento rimane senza artisti, dunque secondo Repubblica e Il Messaggero l’annullamento è quasi scontato. Il Comune sta lavorando a una valida alternativa: il tempo stringe e le idee sono poche. Prende corpo l’ipotesi di una notte in musica a Piazza del Popolo. Presenti la PFM, gli Earth Wind & Fire e L’Orchestraccia.
Un mix inedito e particolarmente richiesto che potrebbe apparentemente risolvere gli imprevisti delle ultime settimane. Almeno sulla carta, in concreto mancano ancora alcune conferme. Oltre il danno la beffa: Tony Effe, escluso dall’evento del Circo Massimo, ha scelto di fare una contro manifestazione. “Capodanno da Tony”. Tutto a un prezzo simbolico.
Alternativa a Piazza del Popolo
Le presenze saranno numerose, i biglietti stanno già andando a ruba: fan, appassionati e curiosi vogliono capire cosa si inventerà il grande escluso. Gualtieri ora è con le spalle al muro e le ore contate. L‘alternativa di Piazza del Popolo è pronta in linea teorica. Gli artisti avrebbero dato anche le loro disponibilità. Il timore, però, è quello di incorrere in un flop annunciato.
I riflettori saranno puntati tutti sull’ex Palazzetto dello Sport. Il Primo Cittadino si difende: “Quella di escludere Tony Effe dal Concerto di Capodanno a Roma è una scelta che rivendico”, ha affermato a Radio 24. “Non me la sono sentita – ha detto Gualtieri – di mettere all’interno di un evento targato Roma Capitale chi propone testi sessisti e fortemente violenti”.
Variabile Tony Effe: l’ex DPG ‘incastra’ Gualtieri
Il problema, tuttavia, sussiste. Quello che ha fatto storcere il naso a mezzo panorama musicale italiano sono state le modalità d’azione: se Tony Effe non andava bene, dicono gli artisti, non andava chiamato dall’inizio. A innescare la ribellione collettiva, quindi, è stato il dietrofront: recepito al pari di una censura. L’epilogo di questa annosa questione è un problema anche per il Giubileo 2025.
La pubblicità negativa per Roma, a poche settimane dall’inizio dell’anno giubilare, è inevitabile. Il rischio è che la Capitale, attualmente, venga ritenuta come una piazza che mette a tacere gli artisti. Il Giubileo, oltre a essere una manifestazione cristiano cattolica, si presenta come l’occasione ideale per far girare l’economia del settore turistico.
Effetto boomerang al Giubileo
Il rischio, però, è che i pellegrini e gli appassionati ora si fermino meno nella Capitale perché frastornati dalla questione Tony Effe. Molti non sanno neppure chi sia l’ex DPG, ma la sintesi degli eventi vede comunque la figura di un artista allontanata per divergenze di repertorio. Il precedente è delicatissimo e la Giunta Gualtieri, ora, è sul filo del rasoio.
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I consensi – non solo a livello politico – restano altalenanti. La notte di San Silvestro, oltre a portare consiglio, dovrà restituire un po’ di tranquillità all’interno del caos organizzato (e organizzativo) che il 31 dicembre impone.