Festival di Sanremo, la Rai rischia di perdere la kermesse canora. L’ipotesi di una gara per i diritti è sempre più viva. Interviene il TAR.
Sanremo è Sanremo, ma non fa rima con la Rai. Almeno non più dal 2027. Il Festival della Canzone Italiana resta in Liguria, ma cambia trasmettitore. La Rai Radiotelevisione Italiana, in questi anni, ha sempre avuto l’esclusiva della kermesse canora. In realtà era un appalto che si rinnovava a cadenza quinquennale perchè nessun altro si è mai dimostrato all’altezza della proposta.
La situazione, tuttavia, fra due anni (dopo i Festival di Carlo Conti) potrebbe cambiare. Dal punto di vista formale lo ha già fatto: il TAR della Liguria ha messo in evidenza l’esigenza di una gara per ottenere i diritti di trasmissione dell’evento. In altre parole: Sanremo non è più soltanto una questione fra il Comune ligure e la Rai.
Festival di Sanremo, basta Rai: il TAR apre alla gara d’appalto
A Viale Mazzini è tempo di cambiare strategia, ma stavolta non è detto che basti. La concorrenza è serrata e l’intervento del TAR si è reso necessario proprio perchè più di qualche azienda televisiva si direbbe interessata a prendere in gestione l’evento. Oneri e onori. Non sono da sottovalutare i relativi costi di gestione: gli sponsor fanno molto, ma servono fondi importanti per partire.
Ad ogni modo ai blocchi di partenza, ora, non c’è solo il Cavallo di Mamma Rai. Potrebbe arrivare anche la W della Warner Bros Discovery. Il colosso americano è approdato anche in Italia. Il Nove sta facendo risultati incredibili sul piano dello share. Fino a qualche anno fa l’azienda viaggiava su ben altri standard.
Cosa rischia Viale Mazzini
Negli anni si è rinnovata, anche dal punto di vista organico, e le scelte stanno premiando. La gara, tornando alla questione Sanremo, partirà dal 2027 e la Rai potrebbe vedersi soffiare la manifestazione. Le regole, tuttavia, sono ben note: il Festival di Sanremo non può essere trasmesso a pagamento. In altre parole: se la gara di trasmissione dovesse vincerla Sky, avrebbe l’obbligo di trasmettere la kermesse sul canale in chiaro di sua competenza. Quindi, TV8.
Lo stesso vale per gli altri: l’unica discriminante è che il Festival deve continuare a essere di tutti. Non importa la bandiera di appartenenza televisiva. Pertanto la Warner Bros, che gestisce anche gran parte del panorama musicale italiano, è pronta all’offensiva avendo anche un asso nella manica. Amadeus.
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L’ombra di Amadeus
Sebastiani viene da 5 Festival gloriosi, portare Sanremo sul Nove vorrebbe dire avere ancora lui come Direttore Artistico. Un ritorno che farebbe felici moltissimi telespettatori, anche per la ventata di freschezza che Sebastiani e Fiorello avevano portato alla kermesse. Conti è avvisato: il celebre conduttore è costretto a camminare sui carboni ardenti. I suoi potrebbero essere gli ultimi Festival di Sanremo targati Rai, parola del TAR.