I più superstiziosi collegano il gatto nero alla sfortuna, una diceria che però in tanti vogliono sfatare: ecco come
Ci sono numerose credenze che spesso portano anche i meno superstiziosi a fare caso ad alcuni avvenimenti. Esistono numeri considerati sfortunati, oppure gesti che potrebbero portare ‘male’ se si verificano, come per esempio la rottura di uno specchio e la visione di un gatto nero mentre si attraversa la strada. Di esempi ce ne sarebbero tantissimi e sicuramente i più scaramantici fanno caso ad ogni piccolo dettaglio.
Tuttavia c’è chi non crede a queste dicerie e vuole fare in modo che tali ‘miti’ vengano sfatati. A dissociarsi da tale credenza è anche il comune di Teramo. La città infatti, come riporta ilmessaggero.it, si è mobilitata contro le superstizioni: non è vero che il gatto nero porta sfortuna, è il monito dell’amministrazione comunale. E lo vorrà dimostrare con una tre giorni dedicata al felino e a quelle credenze che invece devono essere sradicate nell’immaginario collettivo.
Teramo, tre giorni di eventi dedicati al gatto nero
Quella del gatto nero è una diceria che si tramanda, un po’ come le altre, da diverso tempo ormai. La città teramana con una mostra nel museo del gatto e una manifestazione (Sfigatto) che si terrà dal 17 al 19 novembre, in piazzetta del sole e in casa Urbani, con il Patrocinio del Comune di Teramo, organizzata anche dall’Università di Teramo, dall’Izs, dalla Camera di Commercio del Gran Sasso e da Italia Nostra, si pone un obiettivo: oltre che difendere il felino, in particolare il gatto nero, dalle credenze superstiziose, si intende valorizzare anche Piazzetta del sole, con la creazione di opportunità di aggregazione, con l’attiguo Museo del Gatto di palazzo Urbani.
La manifestazione nasce per favorire la diffusione del sito museale, attraverso relazioni, conferenze ed esposizioni, per far sì che il pubblico possa osservare, capire e ammirare la collezione sul gatto consistente in circa 600 oggetti ceramici, 50 dipinti e vario materiale documentario e letterario e costituire un momento di intrattenimento con visite guidate ideate per l’infanzia, con didattica per bambini.