Gerard Depardieu alle prese con un processo per violenza sessuale e molestie: l’iter giudiziario slitta all’anno prossimo. Motivi di salute.
Gerard Depardieu esce di scena. Almeno per il momento. Tornerà l’anno prossimo, ma non si tratta di un film da protagonista. La sua è un’epopea legale. In questi giorni infatti ci sarebbe dovuto essere il primo atto del processo che vede imputato l’attore francese per violenza sessuale e molestie. Le denunce da parte di alcune donne sembrerebbero aver colpito nel segno.
L’inizio del processo, tuttavia, è rimandato di un anno a causa di motivi di salute. L’interprete ha problemi cardiaci: l’uomo ha più di un bypass con cui fare i conti e lo staff legale, rappresentato in aula da Jeremie Assous, ha caldeggiato e ottenuto il rinvio di 365 giorni poiché lo stress per l’udienza potrebbe aggravare la salute dell’assistito.
La situazione, tuttavia, non è finita: il problema in essere ora ce l’hanno le donne accusatrici. Le quali si lamentano con l’entourage dell’attore perchè sarebbero state messe davanti al fatto compiuto. Ovvero, se Depardieu stava male, sarebbe dovuto emergere prima. Non a pochi giorni dall’udienza prevista.
Così le presunte vittime hanno chiesto tramite gli avvocati di riferimento che Depardieu venisse sottoposto a una perizia ulteriore. Possibilità respinta. Quindi tutto resta in ballo sino al prossimo anno. Questo non cancella nè rivede gli impegni dell’attore. Il quale aspetta di fare chiarezza, ma nel frattempo continua a lavorare.
Anche se adesso dovrà riformulare la propria agenda perchè se dovesse mostrarsi impegnato su alcuni set significherebbe che i problemi cardiaci non invaliderebbero la sua presenza in luoghi di lavoro e uffici. Questo potrebbe diventare motivo di contrasto in seguito al rinvio chiesto e ottenuto del processo.
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Quindi Depardieu si muove con attenzione, non solo mediatica. I legali gli avrebbero detto che la situazione non sarebbe rosea. Per questo deve continuare a raccogliere tempo e opportunità per dimostrare la totale estraneità ai fatti. Questo è quello a cui punta. Ottenerlo non sarà facile. Motivo in più per cui il prossimo appuntamento in aula, fra 365 giorni, sarà ancora più ricco di sviluppi e possibili analisi. Al momento la priorità è la salute.
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