Gigi D’Agostino pronto a ritornare in consolle dopo la malattia che ha avuto e che è riuscito a sconfiggere: “Non sono più quello di prima, ma…”
Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica” è ritornato a parlare Gigi D’Agostino. Il noto disc jockey non ha bisogno di alcun tipo di presentazione visto che stiamo parlando di una delle icone della musica. Il nativo di Torino, dopo il ritorno all’ultimo Festival di Sanremo grazie ad Amadeus, è pronto a ritornare in consolle. Il tutto sta per avvenire dopo quattro anni dall’ultima volta in cui si è dovuto fermare per via della malattia che ha avuto.
Il 56enne sarà presente alla Fiera Milano Live (Rho) ed è pronto a far ballare la nuova ma, soprattutto, vecchia generazione con le sue canzoni che hanno scritto la storia come: “L’amour toujors“, “Bla Bla Bla“, “In my mind“, “Another way“, “La passion” e molti altri brani. Nell’intervista afferma di non essere più come quello di una volta, ma poi aggiunge: “Del resto, se finisci sotto un treno e ti salvi, i danni restano“.
Dopo la malattia che è riuscito a sconfiggere, D’Agostino sta affrontando una nuova seconda vita: “Non pensavo di poterla avere e ne sono felice. Rivedo spiragli di luce dove pensavo che ci fosse solo oscurità. Sono certo che la guarigione è arrivata anche grazie alla musica. C’è qualcosa di inspiegabile legato alle vibrazioni e alle frequenze. Credo che la mente riceva le forze che lei stessa genera: questo loop magico è l’infinito del bene. Io con la musica mi ci sono curato più e più volte“.
Come annunciato in precedenza il grande ritorno a Sanremo dove ha fatto ballare le persone dal palco della Costa Smeralda e quelli dell’Ariston: “Quando succedono certe cose tutto diventa buio e rimani da solo. Il problema principale era il dolore. Il colpo basso l’ho subito da un festival austriaco di musica elettronica in cui avrei dovuto suonare nel luglio 2022: ero pronto ma hanno rifiutato la mia presenza annunciando al pubblico che stavo male. Mi hanno scartato, è stato un gesto di discriminazione, mi sono sentito difettoso“.
In conclusione si sofferma suoi nuovi dj diventati delle vere e proprie rockstar. Altri tempi e altre epoche in cui lui si è fatto apprezzare: “È un mondo dorato ma sopravvalutato. Io ho cominciato quando il dj era un lavoratore della discoteca al pari degli altri, come il barista. Poi è arrivato internet. Con il montaggio dei video si mettono in risalto le qualità e si nascondono i difetti”.
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