In una recente intervista hanno vuotato il sacco sull’importo che percepiscono ogni mese. Le dichiarazioni incendiano la polemica
Sono stati a sorpresa tra i protagonisti della 74esima edizione del Festival di Sanremo, i Ricchi e Poveri piombano nuovamente sulle scene grazie al brano Non tutta la vita, quello che hanno portato sul palco dell’Ariston. Il 21esimo posto ottenuto nella classifica finale della kermesse però non rispecchia fedelmente l’apprezzamento del pubblico, anche perché la canzone sta letteralmente spopolando sia in radio che sul web.
Angela Brambati e Angelo Sotgiu, i due membri ancora ‘attivi’ del gruppo, in una lunga intervista concessa al Messaggero hanno spiegato come per loro si tratti di una vera e propria rinascita. A sorprenderli è soprattutto l’affetto dei giovani sui social: “Prima non sapevamo neanche cosa fosse TikTok. Ora siamo ovunque. Ci seguono anche i giovanissimi. E l’ironia che si vede è nostra: siamo fatti così”. A far discutere però è il passaggio sulla pensione.
Quanto prendono di pensione i Ricchi e Poveri: “Troppo poco”
Dopo l’ondata di successo che li ha travolti grazie alla partecipazione al 74esimo Festival di Sanremo, i Ricchi e Poveri non vogliono certo fermarsi. Il brano Non tutta la vita, presentato alla kermesse, sta facendo registrare numeri da capogiro, soprattutto sul web e sui social. Spinti dall’entusiasmo Angela Brambati e Angelo Sotgiu vogliono rimanere aggrappati alla cresta dell’onda: “Pensare al ritiro? Mai. Finché ci divertiamo, la gente ci segue, e la salute ci assiste, andiamo avanti”.
Insomma, a smettere non ci pensano proprio, anzi. I progetti futuri da realizzare sono ancora tanti: “Ci piacerebbe un musical. Stiamo cercando di capire a chi presentare il progetto. Poi prima o poi faremo un documentario”.
Ovviamente a trainarli è l’amore sconfinato per la musica ma non solo, come svelato al Messaggero in un’intervista rilasciata di recente. Pare infatti che l’importo della loro pensione non sia molto alto: “A fine mese guadagniamo troppo poco rispetto a quanto abbiamo versato, circa un migliaio di euro ma non di più”, spiegano incendiando senza volerlo la polemica in rete, come spesso accade quanto si toccano certi argomenti di discussione, anche se la cifra di cui parlano è irrisoria.