Nel documentario ‘Unica’ Ilary Blasi entra nei dettagli della fine del rapporto con Francesco Totti e non mancano dei dettagli fino a questo momento mai raccontati.
Ilary Blasi ha deciso di rompere il silenzio sulla fine del rapporto con Francesco Totti e lo ha fatto nel documentario Unica, da pochi giorni disponibile su Netflix. La showgirl in questo lavoro si è messa completamente a nudo andando a svelare i dettagli di una crisie che è stata un po’ come un fulmine a ciel sereno.
Il tutto è iniziato nel novembre 2021 quando i rapporti tra i due sono diventati molto freddi. La colpa? Di alcuni messaggi che Totti aveva scoperto e di un caffè che Ilary ha preso con un uomo. “Gli ho detto che non siamo andati oltre – svela Ilary nel documentario – per la prima volta toccava a lui credermi, visto che in 20 anni difeso anche nella vicenda con Flavia Vento“.
Le condizioni di Totti per ricominciare
Da questo momento il rapporto tra i due si è incrinato. A spezzare ancora di più il tutto sono state le richieste che lo stesso ex capitano della Roma, come riportato dal Corriere della Sera, le ha fatto per cercare di ricominciare: “Mi ha chiesto di smettere di lavorare, cancellarmi dai social e non vedere più la mia amica Alessia“.
Un qualcosa che Ilary non ha accettato e che sicuramente l’ha portata a ragionare su quello che, almeno fino a quel momento, è stato un matrimonio molto felice: “Mai grande litigate tra di noi”.
La scoperta della relazione con Noemi
Per Ilary in questo documentario anche la scoperta della relazione con Noemi: “Dopo l’indiscrezione di Dagospia, lui mi ha giurato che era tutto inventato e così sono andata a Verissimo a difendere la nostra storia“.
Poco dopo, però, la scoperta: “La sera del 2 luglio dice che ha una cena. Volevo vedere con i miei occhi e avere delle prove perché lui non l’avrebbe mai ammesso“. E sotto casa di Noemi Ilary trova la macchina del marito. Da qui si gioca a carte scoperte e arriva l’ammissione: “Ha confermato il tradimento, ma me ne ha sempre parlato di una frequentazione“.
