Jovanotti tornerà nei palazzetti a Marzo 2025. La passione per la musica gliel’ha trasmessa suo fratello, morto a 46 anni. Il racconto.
Lorenzo Cherubini è pronto a tornare. Un’attesa più lunga del previsto, a causa di un infortunio al femore che l’ha tenuto ai box per molto tempo, incidente di percorso che non ha intaccato i piani del noto artista. Reinventarsi è nel suo DNA: questo vuol dire che, dalle cadute, nel vero senso della parola, impara e cerca di trarre ogni bene possibile. Anche se sembra difficile.
Stavolta è stata una vera e propria corsa contro il tempo. A fine 2024, tuttavia, è in forma e pronto a rimettersi in gioco. L’appuntamento è per il nuovo anno: quello che a marzo lo vedrà nei palazzetti. Torna, infatti, il PalaJova. Una serie di concerti nei palazzetti più importanti d’Italia, proprio da questo prende il nome del tour, fra singoli celebri e nuovo album in uscita.
L’ultima volta era stato il JovaBeachParty ad animare le estati di moltissimi. Ora si comincia con un giro nei palazzetti per poi avere un’altra idea particolare. Un passo alla volta, senza scoraggiarsi. Di possibilità, il cantautore, ne ha moltissime: vuole davvero recuperare il tempo perduto.
Lo racconta senza mezzi termini ad Aldo Cazzullo. Nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera, Cherubini si lascia andare a una serie di aneddoti e curiosità. Quasi senza filtro. Dalla canzone per la moglie alla dedica per la figlia, fino al rapporto con il padre e i fratelli. Lorenzo Jovanotti ne ha due: Bernardo e Umberto.
Il secondo prematuramente scomparso a 46 anni mentre collaudava un aereo per conto di un amico. L’artista affronta anche questo argomento spinoso: “Se n’è andato presto mio fratello, ma lo ricordo sempre. Era una persona molto particolare. È lui che mi ha iniziato alla musica, mi ha trasmesso determinate passioni. Mio padre diceva che con Umberto partiva un treno al giorno: la chitarra, la musica, le donne. Era un cristiano convinto. Girava sempre con la Bibbia in tasca, tutta sottolineata, quella Bibbia ora ce l’ho a casa io”.
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Da qui anche l’amore e l’approccio del cantante per le religioni. L’uomo crede che sia davvero importante affidarsi a qualcosa: “Ci vuole una fede, per avere qualcosa in cui credere. Bisogna liberarci da queste paure”. Insomma un Jovanotti a tutto tondo, ispirato dalla vita e dalle emozioni. Suggestioni che metterà anche nei suoi nuovi lavori, il conto alla rovescia è cominciato: appuntamento a Marzo 2025. Lorenzo Jovanotti, però, ha già ricominciato a pedalare.
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