Kate e William, dure regole di protocollo anche in famiglia: c’è addirittura una parola che non può essere pronunciata davanti ai principini.
Nascere all’interno di una famiglia importante, come la Royal Family inglese non è semplice come si possa pensare, perché all’interno bisogna rispettare numerose regole di protocollo che sono complesse e dettagliate. Nessuno è escluso da tutto ciò e servono, per l’appunto, per fare in modo che venga sempre mantenuta la dignità e l’ordine all’interno della Corona.
Tra le più semplici, ad esempio, si parla di inchino e di riverenza che devono essere fatti davanti al re e alla regina. E ancora, tutti i membri della famiglia reale devono essere chiamati con il proprio titolo e ricevere un trattamento adeguato quando si è in pubblico. A tal proposito, durante eventi e cerimonie pubbliche, i membri della famiglia reale devono mantenere un certo aplomb ed evitare effusioni tra di loro.
Royal Family, ecco cosa non può dire la tata di William e Kate davanti ai bambini
È molto importante per i più piccoli ricevere la giusta educazione. In modo particolare il primo primogenito di William e Kate sta già ricevendo un tipo di istruzione tale che lo porterà un giorno ad essere l’erede al trono. Sebbene i tre abbiano dimostrato in più occasioni di essere dei ragazzini normali, è emerso che la loro tata, ad esempio, non può pronunciare determinate parole in loro presenza.
Come si menzionava precedentemente, i tre figli del principe William e della principessa Kate stanno ricevendo la più alta istruzione possibile. Il principe George, inoltre, rispetto agli altri due e più integrato e coinvolto nelle dinamiche familiari in quanto un giorno sarà l’erede al trono della Corona inglese.
Anche i più piccoli sono tenuti a rispettare le regole di protocollo imposte dalla famiglia e questo vuol dire che anche tutti coloro i quali sono a contatto con i più piccoli devono mantenere una certa compostezza. È emerso infatti che la tata che si prende cura dei tre, dimostrando sin da subito una dedizione al lavoro, è costretta ad utilizzare una determinato linguaggio.
Sembrerebbe, infatti, che sia assolutamente vietato utilizzare la parola kids davanti ai tre principini: si tratta di una volontà ben precisa e quasi di una forma di rispetto al fine di trattarli come individui unici. Proprio per questo motivo è stato consigliato di utilizzare il termine children o di chiamarli direttamente con il proprio nome di battesimo con lo scopo di rispettare la loro individualità.