Marco Liorni sbotta in diretta. Spettacolo inedito all’Eredità: un conduttore non l’aveva mai fatto. E il web è in rivolta
Protagonista di questo episodio che passerà alla storia della televisione è il conduttore del game show del prime time di Rai1. Lo spazio dedicato al gioco che allieta il preserale dei telespettatori del primo canale della tv ammiraglia è, quindi, finito al centro del ciclone del gossip per un “errore” del suo conduttore.
E l’uomo dalla sua pagina social non ha perso tempo e ha spiegato la sua posizione cercando di placare il gossip che si è alzato intorno a lui a seguito di quello che è accaduto durante il programma che conduce. Questa sua esternazione, però, al momento non sembra placare l’animo degli internauti.
Il web sembra ancora sul piede di guerra per l’accaduto. Possibile che un simile spettacolo possa andare in onda sulla tv pubblica? Si fa riferimento a una battuta che il conduttore ha forse fatto cercando di animare la puntata ma riuscendo solo ad ottenere molte critiche. Approfondiamo il tutto per cercare di capire meglio.
Marco Liorni: il chiarimento
Tutto è iniziato quando durante una delle ultime puntata del suo show “L’Eredità”, Marco Liorni ha posto la domanda a una concorrente che riguardava la consegna delle fedi nuziali allo Stato nel 1935 in cambio di anelli senza valore. Chiamata la Campagna dell’Oro, è stato il momento in cui in epoca fascista gli italiani sono stati costretti a consegnare tutto il loro oro per finanziare la guerra.
Il conduttore ha definito questo “un gesto veramente patriottico” come se le persone all’epoca avessero potuto avere una scelta diversa. Le sue parole hanno fatto molto discutere in particolare sul web, ma non solo. Marco Liorni è finito nell’occhio del ciclone grazie a degli spettatori che l’hanno definito “fascista”.
Il conduttore dell’Eredità sul suo profilo social ha postato un video invitando tutti alla calma e spiegando di essere antifascista. La sua sarebbe stata un’interpretazione di quello che hanno passato i suoi nonni quando si tolsero la fede d’oro e misero quella in metallo. “In quell’Italia lì era un gesto sofferto ma anche un gesto di patriottismo”.
Questo è un periodo particolarmente rovente per Viale Mazzini già protagonista qualche giorno fa del così definito “Caso Scurati” e la censura del suo monologo sul 25 aprile. Parole, però, che sono state comunicate al pubblico da Serena Bortone per “sfidare” quella che a tanti è parsa essere la censura Rai.