Liam Payne, membro degli One Direction, trovato morto in un hotel di Buenos Aires. Il cantante aveva tante passioni tra cui il calcio.
Liam Payne e i punti interrogativi sulla sua vita. I sospesi non finiscono mai nella carriera di un artista in evoluzione, ma stavolta le domande raddoppiano. A partire da mercoledì sera, 22 ora italiana, quando il 31enne ex membro degli One Direction, viene trovato senza vita in un hotel di Buenos Aires.
Il cantautore era lì perchè doveva prendere parte a un evento live, non ci sarà nessuna esibizione, ma i riflettori saranno accesi sulla sua camera d’albergo. Ridotta molto male. Danni ovunque, persino sul televisore. Pareti divelte e presunte sostanze sul comodino, o quel che ne resta. L’artista sarebbe caduto dal balcone.
Liam Payne, il peso del successo
Fatali sembrerebbero essere state le ferite alla base del cranio. I fan hanno organizzato una sorta di veglia funebre appena è stata confermata la dipartita: tutti davanti all’Hotel Casa Sur, nel quartiere Palermo, a rendere omaggio a quello che per molti giovani era diventato una vera e propria icona.
Una certezza musicale che doveva fare i conti (anche) con il lato oscuro della celebrità. Payne è stato catapultato nel mondo dello show-business a 16 anni. Per altri 16 ha vissuto una vita da divo, ma gli stava stretta: non riusciva a sostenere la pressione mediatica. Era contento del proprio successo, ma cominciava a sentirsi un oggetto.
La beneficenza come espiazione
Aveva paura che tutto questo potesse finire: le donne, le serate piene di fan, l’amore per le macchine e la bella vita. Erano niente in confronto alla stabilità che Payne stava cercando e si consolava espiando a modo proprio: quasi come se non meritasse, o meglio: sentisse di non meritare, il successo ottenuto. Così faceva tanta beneficenza. Sotto silenzio.
Aiutava chi riteneva meno fortunato di lui, ma più in grado di gestire determinate situazioni. Una sorta di contrappasso che poteva permettersi. Qui entra anche in gioco il calcio: numerose, infatti, erano le partite di beneficenza a cui partecipava. Personalità di spicco nel Team England. La Nazionale Inglese di talenti e artisti.
Calcio e impegno sociale
Quello che non esprimeva sul palco lo metteva sul campo, sebbene dal vivo Payne abbia sempre reso molto di più come cantante. Il calcio, però, gli piaceva: sembrava come se tornasse bambino per 90 minuti. Sebbene non si possa proprio dire che abbia fatto in tempo a diventare uomo, Liam cercava di affrontare di petto gli sbalzi d’umore con cui conviveva.
Non sempre ce la faceva. Ecco da dove deriva l’abuso di alcol e droga. Ma l’uomo ha sempre cercato, persino nei suoi momenti più bui, di far prevalere il bello. Una vita piena, immediata e ricca di luci della ribalta, così come di retroscena inquietanti. Fino all’ultimo giorno.
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L’artista con i One Direction ha riempito stadi, forum e palazzetti a livello internazionale, ma anche da solista ha raccolto un successo importante. Una fama che, oltre a sostenerlo, ha finito con l’annientarlo un po’ alla volta. Una nota stonata, l’ultima, in un apparente vita da copertina la cui piega resta una beffa sulla quale molti – compresi i rappresentanti della Gendarmeria Nacional – si stanno ancora interrogando.
Fan increduli: il cordoglio sotto l’hotel
Centinaia di persone stanno popolando l’hotel Casa Sur, in cui è stato trovato il corpo di Liam Payne, le foto del cadavere fanno il giro del Web. Non mancano le polemiche in tal senso, cominciate subito dopo che Clarin – quotidiano argentino – ha diffuso le immagini della stanza d’albergo distrutta.
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I fan reagiscono come possono, un cordoglio unanime che coincide con una sorta di veglia sotto l’hotel in cui si cantano le canzoni che per molti hanno segnato la giovinezza. La stessa sfiorita troppo presto per Liam: un ultimo inchino non degno di una figura in ascesa, ma sicuramente analogo alla fine di molte rockstar iconiche. Magra consolazione per chi voleva bene a Payne e avrebbe preferito un finale diverso. Almeno non così prematuro.